«Amo essere sempre creativo. Se non lo fossi mi annoierei e la noia è un crimine» diceva Karl Lagerfeld, stilista e imprenditore della moda, scomparso oggi a 85 anni. Una frase che racchiude la sua vita fatta di bozzetti, sfilate, modelli disegnati per grandi case di moda, come Chloé, Fendi, Chanel, e una maison che porta il suo nome. Era soprannominato il “Kaiser” per la sua influenza nella moda e le scelte creative totalizzanti, che spaziavano dai disegni alle campagne pubblicitarie e lasciavano su tutto la sua impronta, il suo stile.
Lagerfield è nato ad Amburgo il 10 settembre del 1933. Sulla sua data di nascita c’è sempre stato più di un velo di mistero: lo stilista sosteneva di essere nato nel ’35. Il padre era socio di una banca d’affari svedese. La madre, tedesca, lo supportò fin da bambino nelle sue passioni. Fu lei ad avvicinarlo al mondo della moda, portandolo alla prima sfilata, a Parigi, nel 1949. Nel 1953 i due si trasferirono insieme nella capitale francese. «Non ho mai giocato con gli altri bambini: leggevo e disegnavo tutto il tempo perché volevo fare il cartoonist» raccontò nel 2016 in un’intervista a Elle. «Un giorno a furia di insistere sono riuscito a farmi spedire a Parigi. Tutti pensavano che mi sarei perso in un niente, perché ero troppo piccolo. Invece eccomi qui».
«Amo considerarmi un freelance»
Nel 1955 Lagerfeld vince un concorso per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato Internazionale della Lana. Ottiene così il primo lavoro da Pierre Balmain. A Parigi conosce Yves Saint Laurent, storico amico e rivale con cui litiga nel 1975. Negli anni Sessanta lavora per Chloe e Fendi. Diventa il primo freelancer dell’industria della moda. «Amo considerarmi un freelance. Questa parola è l’unione di free, libero come ho sempre voluto essere, e lance che ricorda la parola francese lancé, com’era definita un tempo un’ambita cortigiana. Io mi sento libero e mercenario». Lavora tra Francia, Italia, Germania e Regno Unito. Apre un negozio a Parigi. E nel 1980 crea la sua etichetta, Lagerfeld, che, oltre all’abbigliamento, lancia sul mercato anche i profumi.
Lo stilista firma numerose collezioni per il suo brand e per altri, come Hogan e Diesel. Nel 2001 disegna anche capi in edizione limitata per la catena di abbigliamento H&M, prodotti che in due giorni fanno il tutto esaurito. Appassionato lettore (aveva oltre 50mila libri), nel 1999 apre una libreria a Parigi.
Dal 1983 a oggi, Lagerfield è stato direttore artistico per Chanel. Negli anni ha lavorato nella moda anche come fotografo e regista, curando pubblicità e sfilate spettacolari.