Con il successo di Donald Trump, Elon Musk ha vinto la sua scommessa più grande e ha ottenuto un ritorno, anche economico, enorme in poche ore, guadagnando più di quanto avesse investito. Ma il successo non è stato solo economico: Musk ha superato i grandi nomi della tecnologia che, in modo più o meno velato, avevano preso posizioni contro Donald Trump. Ora la vera sfida è capire come il nuovo scenario politico americano influenzerà i tanti settori in cui Musk è già un protagonista indiscusso.
Durante il discorso di vittoria di Trump, l’ex presidente ha esclamato: “Una stella è nata. Elon! Dobbiamo proteggere i nostri geni. Non ne abbiamo molti”. Musk, che sempre più sempre una versione vivente del personaggio di Iron Man della Marvel, ha scommesso decine, forse centinaia, di milioni di dollari e rischiato la sua reputazione per appoggiare il nuovo presidente eletto. E sembra che la sua strategia si stia rivelando vincente.
Grazie alla vittoria di Trump, quella che sembrava un’improvvisa svolta di Musk verso l’attivismo politico appare ora una mossa studiata con precisione, capace di portare grandi vantaggi al suo impero imprenditoriale. Trump potrebbe infatti varare politiche che favoriranno le sue aziende in vari ambiti, dal settore spaziale a quello dell’intelligenza artificiale. Ma c’è un altro effetto notevole di questa vittoria: la piattaforma X.com, che Musk ha acquistato quando era ancora Twitter, è diventata un importante canale di pensiero conservatore negli Stati Uniti, superando in impatto i media tradizionali e i sondaggi politici.
X.com: una scommessa che ripaga
X.com, che ultimamente aveva perso utenti e rischiava di diventare irrilevante, è diventata un’importante voce per i sostenitori di Trump e il pensiero conservatore americano. Anche se alcuni inserzionisti potrebbero non tornare a investire sulla piattaforma a causa della moderazione più permissiva, l’acquisizione potrebbe rivelarsi una decisione lungimirante. Infatti, X non è solo uno strumento politico: raccoglie dati utili anche per xAI, il progetto di intelligenza artificiale di Musk, che potrà così beneficiare della sinergia tra le due piattaforme.
Gli altri settori in cui Musk potrebbe trarre vantaggio
- SpaceX: La società spaziale di Musk è il principale fornitore di NASA, con cui collabora per vari progetti, incluso il lancio di satelliti Starlink che stanno rivoluzionando le connessioni internet in aree di conflitto come l’Ucraina. Con Trump al potere, SpaceX potrebbe rafforzare questa collaborazione, mentre l’ente spaziale potrebbe ridurre la propria attenzione sui concorrenti di Musk, come Boeing o Blue Origin.
- Tesla: Anche Tesla potrebbe beneficiare delle politiche di Trump. Le tariffe economiche potrebbero rendere meno competitive le auto elettriche cinesi rispetto a quelle americane, favorendo Tesla nel mercato interno. Inoltre, l’abolizione di sussidi per i veicoli elettrici, ora non più cruciali per Tesla, potrebbe colpire i suoi concorrenti più giovani. Infine, anche le dispute di Tesla con l’ente di sicurezza stradale americano (NHTSA) potrebbero trovare meno ostacoli con la nuova amministrazione.
- xAI: Musk vuole essere il primo a raggiungere un’intelligenza artificiale generale, ma per farlo avrà bisogno di enormi risorse energetiche. La prossima amministrazione potrebbe facilitare la costruzione di data center più potenti e ridurre le pressioni ambientali su xAI, soprattutto in zone come gli Emirati Arabi Uniti, dove si stanno sviluppando enormi impianti nucleari per sostenere il fabbisogno energetico dell’AI.
- Neuralink: La società di Musk che sviluppa impianti cerebrali ha ricevuto l’autorizzazione della FDA per test su pazienti umani, aprendo la strada a innovazioni che potrebbero restituire funzionalità cerebrali a chi ha subito gravi lesioni. Se un alleato di Trump come Robert F. Kennedy Jr. dovesse guidare l’FDA, Musk potrebbe contare su regolamentazioni favorevoli per accelerare il lancio commerciale di queste tecnologie.
Silicon Valley e i suoi “bro”
Non è solo Musk ad aver sostenuto Trump: altri potenti della tecnologia, come Marc Andreessen* e David Sacks**, hanno fatto lo stesso e potrebbero vedere ripagato il loro supporto. Questi sostenitori di lunga data hanno ora l’opportunità di collaborare con una Casa Bianca più favorevole a loro.
Al contrario, gli ordini esecutivi di Biden, come quelli volti a regolamentare l’intelligenza artificiale, potrebbero essere messi in discussione. L’amministrazione Trump potrebbe decidere di disimpegnarsi dalle iniziative globali di regolamentazione dell’AI e tagliare i fondi destinati all’AI Safety Institute.
Concorrenza e vantaggi per TikTok e il settore crypto
Nonostante Musk sia il principale vincitore del settore tecnologico con la vittoria di Trump, anche altre aziende potrebbero beneficiare del nuovo contesto politico. Trump, che inizialmente voleva bandire TikTok dagli Stati Uniti, ha recentemente cambiato atteggiamento, iscrivendosi alla piattaforma e criticando il divieto voluto da Biden. Questo cambio di rotta potrebbe garantire a TikTok una tregua dalle pressioni governative.
Anche il settore delle criptovalute potrebbe beneficiare di questa nuova amministrazione. L’industria è stata al centro di scontri con la SEC durante il mandato di Biden, ma la prossima presidenza potrebbe assumere una linea più favorevole per le crypto.
Apple e le sue sfide politiche
Anche Tim Cook, CEO di Apple, ha dimostrato abilità politiche durante il primo mandato di Trump, riuscendo a ottenere eccezioni sulle tariffe cinesi per i prodotti Apple. Tuttavia, Apple si trova a fronteggiare sfide significative in Europa, dove potrebbe diventare la prima azienda a subire una multa sotto il Digital Markets Act dell’Unione Europea, che mira a limitare il potere delle big tech come Apple.
Quello che è certo è che siamo solo all’inizio di qualcosa di nuovo inimmaginabile fino a pochi mesi fa.
Marc Andreessen e David Sacks sono figure di spicco nella Silicon Valley e nel mondo tecnologico, entrambi noti per i loro successi come imprenditori e investitori. Entrambi sono noti per essere attivi sostenitori di opinioni politiche e tecnologiche spesso controcorrente. Di recente, sia Andreessen sia Sacks hanno espresso supporto per Donald Trump e per una visione della Silicon Valley più conservatrice e meno regolamentata.
*Marc Andreessen
Marc Andreessen è un imprenditore, investitore e programmatore americano, famoso per aver co-fondato Netscape e Mosaic, uno dei primi browser Internet di grande successo, negli anni ’90. La sua influenza sulla tecnologia moderna è molto ampia: Netscape è stato uno dei primi strumenti che ha reso accessibile il web alle persone comuni, aprendo la strada a Internet come lo conosciamo oggi.
Successivamente, Andreessen ha co-fondato Andreessen Horowitz (a16z), una delle più potenti società di venture capital della Silicon Valley. A16z ha investito in numerose aziende innovative come Facebook, Twitter, GitHub, Lyft, Airbnb e molte altre, sostenendo startup promettenti nei settori del software, delle criptovalute e dell’intelligenza artificiale. Oggi, Andreessen è noto non solo per il suo fiuto per gli investimenti ma anche per le sue opinioni schiette su politica, economia e innovazione.
**David Sacks
David Sacks è un imprenditore e investitore nato in Sudafrica, noto per il suo coinvolgimento in diverse società di successo della Silicon Valley. È stato uno dei dirigenti di PayPal, dove ha lavorato insieme a Elon Musk e Peter Thiel, nel cosiddetto “PayPal Mafia”, un gruppo di ex dirigenti di PayPal che sono poi diventati influenti investitori e fondatori di aziende di successo.
Dopo PayPal, Sacks ha fondato Yammer, una piattaforma di social networking aziendale pensata per la comunicazione interna tra dipendenti. Yammer ha avuto un successo notevole ed è stata acquisita da Microsoft nel 2012 per circa 1,2 miliardi di dollari. Oggi, Sacks è partner in Craft Ventures, un fondo di venture capital che investe in startup, con particolare interesse per le tecnologie emergenti e l’intelligenza artificiale.
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