Il contesto turbolento del fast delivery:
In un periodo in cui l’economia del fast delivery sembra non trovare pace né un modello sostenibile di crescita, il settore subisce un altro duro colpo. Il Tribunale di Milano ha dichiarato illegittimo il licenziamento di circa 4mila rider da parte di Uber Eats, stabilendo che essi erano in realtà dipendenti della società.
Le cause del contendere
La compagnia, chiudendo l’attività di consegna cibo a livello nazionale e licenziando migliaia di rider, è stata accusata di condotta antisindacale. Il Tribunale ha concluso che i lavoratori avrebbero dovuto essere considerati come subordinati, e di conseguenza, la terminazione dei rapporti avrebbe dovuto seguire le procedure previste per i licenziamenti collettivi e delocalizzazioni secondo la legge 234/2021.
Le implicazioni del decreto
Il verdetto ha sottolineato la necessità di attivare le procedure di consultazione con le organizzazioni sindacali prima di procedere al licenziamento, come delineato dalla normativa. Una mancata osservanza di questi passaggi ha portato alla dichiarazione di illegittimità del licenziamento dei rider.
Conseguenze e prossimi passi
Uber Eats ora dovrà revocare tutti i licenziamenti e avviare un dialogo con le organizzazioni sindacali per esplorare le opzioni disponibili. Ciò rappresenta un significativo passo indietro per la società e sottolinea la crescente tensione e incertezza all’interno del settore del fast delivery.
Il più ampio impatto sull’industria
Questa decisione rafforza l’attenzione sulla necessità di una maggiore regolamentazione e protezione dei diritti dei lavoratori all’interno dell’industria del fast delivery. Aumenta inoltre la pressione sulle altre società del settore, evidenziando la necessità di rivedere e aggiornare le loro pratiche lavorative per garantire la conformità con le leggi vigenti.
Nel mezzo delle sfide già esistenti, il verdetto aggiunge un ulteriore livello di complessità alla questione della sostenibilità del settore del fast delivery, costringendo le aziende a riconsiderare i loro modelli operativi e la posizione dei loro lavoratori all’interno delle loro strutture organizzative.