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Giorgio Sadolfo, Andrea Gattini, Stefania De Roberto, Francesco Ceccherelli

«Dalle grandi crisi arrivano i cambiamenti migliori». Filo raccoglie 2,5 milioni per il cuscino anti-abbandono made in Italy

Di
Redazione Millionaire
8 Aprile 2020

«Siamo scioccati dai danni umani provocati dal Coronavirus, ma sappiamo che proprio dalle grandi crisi arrivano i cambiamenti migliori. Lo abbiamo vissuto in prima persona: quando abbiamo lasciato i nostri lavori a tempo indeterminato, quando eravamo sul punto di chiudere per mancanza di soldi, quando ci siamo trovati a concludere un round nel pieno dell’epidemia». Giorgio Sadolfo, 35 anni, ingegnere informatico, è il Ceo e co-founder di Filo. Nel 2014 ha lasciato un lavoro sicuro in azienda per fondare la startup – tra le più promettenti del settore IoT in Italia – che oggi ha chiuso un’operazione da 2,5 milioni di euro, tra equity e strumenti di debito.

Prima Giorgio e i tre soci (Lapo Ceccherelli, Andrea Gattini, Stefania De Roberto) hanno lanciato un dispositivo che permette di ritrovare gli oggetti smarriti. Si chiama Filo Tag. È stato presentato al Ces di Las Vegas, ha raccolto investimenti e venduto migliaia di pezzi. Poi la startup ha sviluppato Tata Pad, un cuscino anti-abbandono che rileva la presenza di bambini sui seggiolini e avvisa i genitori via smartphone (anche quando il telefono è spento o senza campo). La sua tecnologia è stata brevettata in 30 Paesi. Molte aziende internazionali hanno deciso di integrarla nei loro prodotti. «Una bellissima storia di resilienza e determinazione. Quando nella difficoltà tutti avrebbero mollato, loro hanno ideato e lanciato un nuovo prodotto, moltiplicando per 100 le vendite» dice Marco Trombetti di Pi Campus, tra gli investitori di Filo.

«Nel 2019 abbiamo più che triplicato il nostro fatturato» racconta Sadolfo. «Abbiamo dimostrato al mercato e agli investitori che la crescita esplosiva non era affidata al caso. È dovuta alla nostra velocità di execution e alla capacità di attirare partnership commerciali di rilievo. I numeri in crescita hanno convinto vecchi e nuovi investitori a credere in Filo».

La parte in equity è stata sottoscritta da LVenture Group, holding quotata in Borsa che investe in startup ad alto potenziale, Pi Campus, Al.Pe Invest e vari business angel.

«Investiremo una parte di questo round sulle future evoluzioni di Tata Pad che sta diventando uno dei dispositivi anti-abbandono più diffusi nel mercato, nonostante uno svantaggio temporale di quasi due anni rispetto ad alcuni competitor. Un’altra parte servirà per proseguire il processo di internazionalizzazione e rafforzare il team con nuovi talenti». Oggi Filo conta oltre 20 persone tra dipendenti e collaboratori.

«Nonostante il periodo, nel nostro piccolo siamo rimasti sempre molto positivi. In Filo crediamo fortemente che proprio dalle grandi crisi emergano i cambiamenti migliori. Così è sempre stato, dal giorno in cui abbiamo deciso di fondare la società, quando abbiamo abbandonato i nostri contratti a tempo indeterminato o ci siamo trovati a poche settimane dal dover chiudere l’azienda per mancanza di soldi. In tutte queste difficoltà ne siamo sempre usciti rafforzati e con la maggior consapevolezza di dover valorizzare i nostri dipendenti, clienti, fornitori e investitori per creare situazioni di maggiore positività per tutti».

Info: www.filotrack.com/

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