Giardini e brezze naturali: li troveremo nei grattacieli del futuro

Di
Silvia Messa
16 Novembre 2012

Essere felici sul posto di lavoro: una promessa molto allettante in periodi in cui già un lavoro purchessia è difficile da trovare. Eppure c’è chi ha progettato dei grattacieli fatti apposta per favorire il benessere e la felicità di chi ci lavora.

Solo perché un nuovo palazzo è super-pulito e super-efficiente dal punto di vista energetico, non vuol dire che sia un posto piacevole in cui lavorare.

Per almeno un decennio, le parole sostenibile e grattacielo sono state congiunte nell’architettura americana. E hanno davvero iniziato a costruirli, non solo a progettarli. Molto spesso però la troppa attenzione verso l’efficienza energetica ha creato dei mostri ipertecnologici che scarsamente si potevano percepire come a misura d’uomo.

Il concetto di sostenibilità ha bisogno quindi di allargarsi: ciò che è sostenibile per l’ambiente, deve essere in grado di essere sostenibile anche per lo spirito degli esseri umani.

Immagina una torre efficiente dal punto di vista energetico, le cui pareti siano ampiamente aperte agli spazi esterni: un grattacielo che permetta ai lavoratori di farsi un giro all’esterno, nel cielo, per prendere una boccata d’aria fresca. Grattacieli che abbiano la vita di una città che pulsa attraverso le loro lunghe spine dorsali, dando alle persone l’impressione di una costruzione che sembra viva.

Palazzi in cui giardini con piante e frutta di stagione crescano verticalmente e dove gli amici possono incontrarsi davanti a un albero di mandarini al 68esimo piano per una tazza di caffè in una bella giornata di sole in primavera.

Pensate che edifici del genere siano un’utopia? Hanno già cominciato a costruirli: vediamone due.

Entrambi i grattacieli sono stati progettati da Gensler, azienda di consulenza in architettura e design.

Shangai Tower

Quando sarà ultimato nel 2015, questo grattacielo di 632 metri sarà il secondo più alto del mondo. Alimentato con turbine a vento e un sistema cogenerativo, è stato disegnato per dare alle 20mila persone che vi lavoreranno la sensazione di essere parte di una community, una sorta di città verticale.

71 piani di uffici, negozi al piano terra, un albergo e un terrazzo panoramico. Quello che lo contraddistingue però sono i giardini: ogni 12/15 piani sono inseriti atri luminosi completamente occupati da “giardini del cielo”, una sorta di piazza cittadina, riprodotta all’interno del grattacielo. Bar, ristoranti e piccoli negozi sono collocati tra rigogliosi giardini, ognuno dei quali sarà seminato in maniera differente, rispecchiando dei temi particolari che riguarderanno l’acqua, la terra, il legno, il fuoco e l’oro.

Si tratta di una modalità del tutto diversa di concepire un grattacielo. E di viverlo, una volta costruito.

Info: http://m.gensler.com/project/shanghai-tower

Tower at PNC Plaza

Da un capo all’altro del mondo: l’altra costruzione progettata a misura d’uomo nascerà a Pittsburgh, negli Stati Uniti, sempre nel 2015.

Hao Ko, direttore del reparto design della Gensler, lo racconta così:

Immagina di essere seduto sulla panchina di un parco con il tuo computer sulle ginocchia, senza scarpe, e una brezza che ti accarezza il viso.

Ecco cosa progettano di costruire a Pittsburgh: non solo una torre di vetro nel bel mezzo della città. Lo scopo del palazzo è quello di mettere a loro agio i dipendenti, renderli felici e, si spera, più produttivi.

Per riuscirci – spiega Ko – abbiamo dato al grattacielo la possibilità di “respirare”.

La torre “respira” attraverso un complesso sistema di ventilazione naturale, che è stato progettato per rinfrescare il 42% delle ore totali di lavoro.

In parole povere, il sistema comprende una serie di alette che si aprono e chiudono nel mezzo della doppia facciata del palazzo, permettendogli di “inspirare” aria fresca. In questo modo, gli impiegati sentiranno sulla propria pelle una fresca aria naturale, piuttosto che l’aria “sintetica” di un climatizzatore.

Tra le due facciate esterne del palazzo, poi, è possibile anche fare una passeggiata su una sorta di pensilina che le collega: probabilmente è meglio evitare se si è deboli di cuore! Per i più coraggiosi però è un’occasione unica per prendere una boccata d’aria ancora più profonda e provare l’ebbrezza di una passeggiata in cielo.

A completare il quadro, anche una serie di giardini agli ultimi piani del grattacielo, concepiti come oasi private per impiegati e ospiti.

Info: http://du.gensler.com/vol4/pnc/

Essere felici non è solo una questione personale: molte parole sono state spese negli ultimi anni sull’importanza della Fil (Felicità interna lorda), piuttosto che del Pil. Magari non sarà proprio una scienza esatta, ma si tratta di un’esperienza condivisa: si lavora meglio e con maggior profitto in un ambiente in cui si sta bene, con sé stessi e gli altri.

 

Se non hai la fortuna di lavorare in uno di questi grattacieli avveniristici, puoi trovare comunque una fetta di felicità nel tuo lavoro. Ecco alcune dritte: Come essere felici a lavoro, da subito

 

Vi piacerebbe lavorare in uno di questi luoghi magnifici? O preferireste un altro tipo di uffici?

 

Gennaro Sannino

(Fonte immagini: Gensler)

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