«L’insegnamento deve partire dal bambino, dal suo interesse, dalla voglia di sapere. Non è fatto di conoscenze da trasmettere dall’alto verso il basso. Il migliore modo per imparare è divertirsi. Non si studia per dovere ma per passione» spiega a Millionaire, Giovanna Mayer, napoletana, ideatrice di Esperimento 20, istituto psicopedagogico che promuove un percorso di apprendimento innovativo verso i bambini: con il progetto “Ludwig Van Play with Beethoven”, hanno vinto il Leone d’Argento per la Creatività alla Biennale di Venezia, concorso che premia progetti delle scuole che sanno unire creatività e arte.
Come stimolare la creatività nei bambini?
«La nostra idea è di non considerare pensiero logico e creativo come due ambiti separati. Lavoriamo contemporaneamente allo sviluppo di entrambi gli aspetti, con attività in aula, in teatro, in laboratorio, sportive».
Quali i vantaggi?
«Quello che viene fuori è un approccio antiautoritario con percorsi individuali che non considerano il bambino come un contenitore passivo. Per esempio, siamo stati tra le prime scuole a creare laboratori digitali per insegnare ai bambini a programmare videogiochi».
Avete vinto il “Leone d’Argento per la Creatività” con un lavoro su Beethoven…
«È un riconoscimento che ci ha reso molto orgogliosi. L’idea, realizzata con la regista e coreografa Alessandra Petitti, è di raccontare la figura di un gigante come Beethoven in modo nuovo: con proiezioni video, installazioni sonore, esecuzioni musicali, letture di testi e performance teatrali. Protagonisti i bambini che utilizzano strumenti e si avvicinano a un mondo, quello della musica classica, non considerato accessibili ai piccoli. Un progetto che conferma le scelte di Esperimento 20: il lavoro con i bambini necessita di un approccio globale che favorisca lo sviluppo armonico di mente e corpo, del pensiero logico e di quello creativo».
INFO: http://www.labiennale.org/it/news/17-11.html
http://www.esperimento20.it/home.html
Redazione