Secondo l’ultimo studio di SWG commissionato dall’ambasciata britannica in Italia, per i giovani tra i 18 e i 24 anni rimane al terzo posto tra i Paesi percepiti come più “vicini” in assoluto.
Il Regno Unito è il quarto paese europeo che gli italiani sentono tra i più “vicini”. Tra i giovani (18-24 anni) scala addirittura di un’altra posizione e si attesta al terzo posto. Soprattutto per le opportunità di lavoro e di business che è in grado di offrire. E’ quanto emerso dall’ultimo studio della SWG commissionato dall’Ambasciata Britannica in Italia, alla vigilia del XXXI Convegno di Pontignano che quest’anno si interrogherà sulle opportunità di collaborazione tra Italia e Regno Unito nel processo di adattamento ai cambiamenti tecnologici, con un focus sull’ intelligenza artificiale.
I punti salienti della ricerca
Lo studio della SWG, giunto alla settimana edizione, fornisce un’istantanea interessante sulla percezione degli italiani nei confronti del Regno Unito che ospita circa 600 mila connazionali. Tra gli aspetti che gli italiani apprezzano di più del sistema anglosassone ci sono le università (77 %) ma anche le opportunità di fare business con il Paese. Non è un caso infatti che la metà degli intervistati ha dichiarato di aver considerato l’idea di recarsi oltremanica proprio per motivi di lavoro/business (51%). Percentuali in salita soprattutto tra i giovanissimi (18 -24 anni) che sembrano aver preso in considerazione il Regno Unito non solo come meta di vacanza, ma anche per lavoro/affari (l’83% ) e per studio (l’80%).
Sale al 71%, con una crescita del 10% dal 2021, anche la percentuale di chi auspica il mantenimento di un legame stretto tra Regno Unito e Italia, soprattutto se la collaborazione è in materia di scambi commerciali e investimenti, ricerca scientifica, innovazione e sviluppo sostenibile. “Oltre al chiaro impulso verso l’intensificazione dei nostri rapporti in tutti i settori, sono molto soddisfatto della particolare attenzione che i giovani italiani continuano a rivolgere, in maniera crescente in questi ultimi anni, nei confronti del Regno Unito, per motivi di turismo, studio o lavoro”, ha fatto sapere l’ambasciatore britannico in Italia Edward Llewellyn. Inoltre ha annunciato il nuovo programma “Young leaders” che verrà lanciato a breve per intensificare gli scambi proprio tra giovani italiani ed inglesi, così come già fatto con la Francia.
Il Regno Unito, un Paese attrattivo
Anche nell’indagine GAI 2023 realizzata da The European House – Ambrosetti e diffusa nei giorni scorsi, il Regno Unito si posiziona tra i 7 Paesi con la più alta attrattività al mondo, insieme a Germania, Stati Uniti, Giappone, Cina, Corea del Sud e Australia. L’Indice GAI compara 148 Economie del mondo, che rappresentano il 95% della popolazione mondiale e il 99% del Prodotto Interno Lordo, su quattro macro-aree dell’attrattività (Apertura, Innovazione, Dotazione ed Efficienza) e quattro ulteriori indicatori (Dinamicità, Sostenibilità, Aspettative di Crescita ed Esposizione al Conflitto russo-ucraino, inserito per l’edizione GAI 2022).
