Google lancia Gemini e con esso la nuova sfida a ChatGPT

Google lancia Gemini e con esso la nuova sfida a ChatGPT

Di
Redazione Millionaire
7 Dicembre 2023
Google ha lanciato Gemini, un nuovo modello di intelligenza artificiale, per competere con ChatGPT di OpenAI e affermare la propria leadership nel settore dell’AI. Gemini è un modello “nativamente multimodale”, capace di lavorare con testi, immagini e video, e potrebbe essere una delle invenzioni più significative di Google dopo PageRank. Questa innovazione si sta già integrando in vari prodotti di Google. Una prima versione di Gemini è stata inclusa nella versione inglese di Bard, il chatbot di Google, e sarà disponibile in oltre 170 Paesi di lingua inglese.
Gemini offrirà anche funzionalità avanzate agli sviluppatori tramite le API di Google Cloud dal 13 dicembre. Una versione semplificata del modello sarà presente nei nuovi smartphone Pixel 8, suggerendo risposte ai messaggi. Google prevede di incorporare Gemini in altri prodotti come la ricerca generativa, gli annunci pubblicitari e il browser Chrome nei prossimi mesi.
Gemini si distingue per le sue capacità avanzate di ragionamento e pianificazione. Google sostiene che Gemini Ultra, che debutterà nel 2024, ha superato GPT-4 di OpenAI in vari benchmark, dimostrando prestazioni eccezionali.
Google ha investito significativamente in Gemini, sviluppando nuovi design e mix di dati per l’addestramento. L’azienda mira a distogliere l’attenzione da ChatGPT e riaffermarsi come leader nel campo dell’AI. Hanno inoltre effettuato test di sicurezza approfonditi su Gemini per assicurare che il modello sia affidabile e sicuro.
Gemini rappresenta un passo importante per Google e la sua azienda madre, Alphabet, nel mondo dell’intelligenza artificiale. La sfida a ChatGPT, con milioni di sviluppatori che utilizzano gli algoritmi di OpenAI e la crescente integrazione di questa tecnologia nei prodotti Microsoft, è dichiarata e Google ha rafforzato i suoi sforzi per rimanere in prima linea nel settore.
Più nello specifico, Gemini è una raccolta di modelli linguistici di grandi dimensioni, capaci di sviluppare diverse forme. Innanzitutto, può essere utilizzato per creare chatbot, in grado di conversare con gli utenti in modo realistico e coinvolgente. Gemini può anche essere utilizzato per generare testi originali, come bozze di email, testi di canzoni o articoli. Inoltre, può aiutare gli ingegneri informatici a scrivere codice e a generare immagini.
Le prime versioni di Gemini sono state messe a disposizione di un numero limitato di utenti, tra questi la sede londinese di Millionaire.
Abbiamo avuto la possibilità di provare Gemini in anteprima in lingua inglese e abbiamo potuto constatare che si tratta di un’intelligenza artificiale molto potente e versatile.

Ecco alcuni esempi di come Gemini è più potente di ChatGPT:

  • Gemini è in grado di comprendere e rispondere a un’ampia gamma di richieste, anche quelle più complesse o aperte. Ad esempio, abbiamo chiesto a Gemini di scrivere una poesia sulla natura dopo aver osservato un video su YouTube che ritraeva paesaggi invernali e il risultato è stato un testo originale e poetico.
  • Gemini è in grado di generare testi più realistici e coinvolgenti. Ad esempio, abbiamo chiesto a Gemini di scrivere una breve presentazione di una società di cui avevamo segnalato il sito e il risultato è stato un testo che ci ha catturato l’attenzione fino alla fine.
  • Gemini è in grado di aiutare gli utenti in modo più efficace. Ad esempio, abbiamo chiesto a Gemini di aiutarci a scrivere un codice per un’app, e il risultato è stato un codice ben strutturato e funzionante.

Naturalmente, Gemini è ancora in fase di sviluppo, e c’è ancora spazio per miglioramenti. Tuttavia, è chiaro che questa intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i computer e forse in modo più efficace anche dell’ultima versione di ChatGPT, anche grazie al patrimonio di dati messi a disposizione da Google e ‘famiglia’.

Quale che sia la preferenza di strumento, ricordiamoci che qualsiasi intelligenza artificiale generativa funziona nella misura in cui c’è un cervello in grado di fare le domande giuste e di capirne le risposte, altrimenti rimane un gioco pericoloso in mano ad un bambino capriccioso.

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