Al primo posto c’è Singapore: secondo la Banca Mondiale (Agenzia internazionale per lo sviluppo con sede a Washington), la Repubblica del Sud est asiatico è la nazione migliore in cui fare business oggi.
È questo il risultato che viene fuori da una ricerca (Doing Business: Going Beyond Efficiency) che ogni anno individua le nazioni che presentano le migliori condizioni per gli imprenditori.
Diversi i parametri presi in considerazione: il punteggio finale tiene conto della facilità con cui si apre un’azienda, si risolve una disputa commerciale, si ottiene la connessione elettrica. Altri fattori sono tempi e costi per importare ed esportare prodotti.
Stando alla Banca Mondiale, un imprenditore che vuole fare business a Singapore impiega solo 2, 5 giorni in media per aprire un’azienda, 31 per essere connesso alla rete elettrica e spende 440 dollari per importare un container di materiali utili al suo business.
Ecco la classifica nelle prime dieci posizioni:
- Singapore
- Nuova Zeland
- Hong Kong
- Danimarca
- Corea del Sud
- Norvegia
- Stati Uniti
- Gran Bretagna
- Finlandia
- Australia
«Le economie con le migliori performance sono quelle in cui i governi sono riusciti a creare regole per facilitare lo sviluppo di aziende sul mercato, senza danneggiare così l’iniziativa privata» spiega a Business Insider, Kushik Basu, responsabile della Banca Mondiale.
Redazione
(Fonte foto utente Flickr William Cho, https://www.flickr.com/photos/adforce1/)