Sconti sugli alimenti per chi non arriva a fine mese. Si diffondono in Europa i supermercati etici. Vediamo cosa sono e come funzionano.
Madrid aiuta i disoccupati. Si chiama Tienda Amiga ed è un’iniziativa in fase di sperimentazione nel quartiere popolare di Horteleza, nel nord della città. I negozi che aderiscono alla rete garantiscono sconti che vanno dal 5 al 20% a chi non ha un lavoro. Basta mostrare la tessere della previdenza sociale per avere diritto alle riduzioni.Tienda Amiga conta oggi 60 adesioni, ma gli ideatori, alcuni leader del movimento degli Indignados spagnoli, puntano ad arrivare a 200 punti vendita entro il prossimo anno. I commercianti sono soddisfatti: vendono molto di più e si fanno pubblicità.
INFO: http://bit.ly/M0BWGt
A Londra i supermercati per non sprecare cibo. People’s Supermarket è una cooperativa di sostenibilità alimentare che oggi è riuscita a unire le grandi catene di negozi inglesi (Marks and Spencers, Morisson…) per uno scopo nobile. Secondo l’accordo i supermercati offrono alla cooperativa quei prodotti imperfetti (pacchi di farina con il peso sbagliato, vasetti di yogurt con un nome errato sull’etichetta…) che, altrimenti, andrebbero cestinati. La merce verrà poi rivenduta a prezzi scontati dai negozi che aderiscono all’iniziativa.L’idea è di inaugurare nei prossimi anni 20 supermercati del genere in tutta la nazione.
INFO: http://www.thepeoplessupermarket.org/
In Italia gli alimenti li paghi con il volontariato. A Modena è nato un emporio dove non si usano soldi per pagare, ma ore di volontariato. Alle famiglie è rilasciata una tessera con un totale di punti calcolata in base alla singola situazione economica, da cui sono sottratti gli acquisti effettuati. Ogni famiglia in cambio si impegna a prestare lavoro sotto forma di volontariato presso una delle associazioni del territorio.
INFO: http://portobellomodena.it/
Redazione