Cresce la preoccupazione per l’uso delle e-cig
Mercoledì scorso, il Belgio è diventato il primo Paese dell’Unione Europea a vietare la vendita di sigarette elettroniche usa e getta, in un tentativo di contrastare l’aumento del loro utilizzo tra i giovani. Anche altri Paesi europei come Inghilterra, Francia e Germania stanno pianificando regolamentazioni più severe, ma gli esperti avvertono che tali misure potrebbero avere un impatto limitato su un’industria in rapida crescita.
Queste nuove restrizioni evidenziano le sfide che i legislatori devono affrontare nel bilanciare i rischi per la salute associati alle sigarette elettroniche e il loro potenziale beneficio nell’aiutare gli adulti a smettere di fumare sigarette tradizionali. L’attenzione si concentra sul fatto che i prezzi accessibili e le strategie di marketing dei prodotti usa e getta abbiano incentivato l’uso tra i minorenni e attratto giovani che non avevano mai fumato prima.
L’impatto delle restrizioni
Il divieto belga sulle sigarette elettroniche usa e getta avrà probabilmente un impatto limitato, poiché i consumatori potrebbero semplicemente passare a dispositivi riutilizzabili come pod vape e penne per il vaping. Politiche come questa sono importanti per i politici perché trasmettono un messaggio chiaro. Tuttavia, l’effetto reale sarà probabilmente marginale.”
Crescita del fenomeno, rischi per la salute e per l’ambiente
L’uso delle sigarette elettroniche è cresciuto notevolmente nell’ultimo decennio. Sebbene siano meno dannose delle sigarette tradizionali, poiché non producono catrame o monossido di carbonio, la maggior parte contiene comunque nicotina, una sostanza che crea dipendenza. Studi hanno anche suggerito che il vaping possa danneggiare i vasi sanguigni e la funzione polmonare.
I legislatori sono inoltre preoccupati per gli effetti sociali e ambientali delle sigarette elettroniche usa e getta, spesso realizzate con materiali misti difficili da riciclare, inclusi le batterie agli ioni di litio. Oltre ai rischi per la salute, queste sigarette elettroniche rappresentano un danno significativo per l’ambiente: concepite come prodotti usa e getta, vengono frequentemente buttate via nonostante contengano metalli preziosi come il litio, il rame e l’alluminio, che potrebbero essere riciclati.
Negli ultimi anni, questi prodotti hanno attratto una nuova generazione di utenti che non avevano mai fumato prima.
Statistiche preoccupanti
Come riporta il Financial Times, un sondaggio condotto quest’anno dal gruppo britannico Action on Smoking and Health (ASH) ha rilevato che più della metà dei giovani vaper britannici di età compresa tra 11 e 17 anni preferisce prodotti usa e getta rispetto a quelli riutilizzabili. Il tasso di vaping tra i minorenni, che include l’uso occasionale meno di una volta al mese, è del 7,2%.
Nel frattempo, l’aumento dell’uso delle sigarette elettroniche tra gli adulti che non avevano mai fumato regolarmente è passato dallo 0,5% al 3,5% tra il 2021 e il 2024 in Inghilterra, secondo uno studio pubblicato quest’anno. “Per chi avrebbe iniziato a fumare, il vaping è positivo,” ha affermato Sarah Jackson, coautrice dello studio e ricercatrice presso l’University College London. “Ma per chi non avrebbe mai fumato, iniziare a usare regolarmente le sigarette elettroniche comporta rischi aggiuntivi.”
Dibattito sulle regolamentazioni
Alcuni prodotti di vaping sono progettati per attrarre i giovani, con marchi usa e getta come ElfBar e Lost Mary che utilizzano gusti tropicali e confezioni dai colori vivaci. L’Ungheria ha già vietato gli ElfBar e i prodotti aromatizzati o diversi dal tabacco.
I rappresentanti dell’industria del vaping sostengono che le autorità dovrebbero concentrarsi su un’applicazione più rigorosa delle normative piuttosto che su divieti assoluti. Dan Marchant, direttore generale di Vape Club, ha dichiarato: “Semplicemente vietare i prodotti non è la soluzione. Servono controlli proattivi delle normative esistenti.”
Gli esperti temono che i divieti possano spingere i consumatori verso il mercato nero, dove un terzo dei prodotti venduti potrebbe non rispettare le norme, con infrazioni che includono concentrazioni di nicotina troppo elevate e materiali nocivi.
Guardando al futuro
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene regole più severe per limitare l’attrattività dei prodotti da vaping. Tuttavia, il divieto dei prodotti usa e getta potrebbe non ridurre l’uso se le aziende continueranno a produrre dispositivi economici e colorati che, pur essendo teoricamente riutilizzabili, vengono trattati come usa e getta.
Rimane viva però la domanda di scelte simili. Perché non vietare il fumo in generale o le e-cigaratte ricaricabili? È chiaro che non è solo la salute la priorità di chi legifera in Europa, come in tutto il mondo, e che ci sono interessi incrociati di troppe parti coinvolte.
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