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Il potere (magico) delle liste

Di
Lucia Ingrosso
25 Maggio 2021

Per fissare obiettivi, portare a termine compiti, organizzarsi e vivere meglio. Ecco una to do list perfetta.

Come raggiungere i propri obiettivi, sul lavoro e nella vita personale? Fai una lista. Il principio è semplice: quando il mio obiettivo è troppo ambizioso, lo spacchetto in microcompiti, più facili da pianificare (e rispettare). Mettere nero su bianco aiuta a focalizzarsi meglio, in un mondo in cui siamo distratti di continuo da sollecitazioni di ogni tipo. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di quel segno di spunta di fianco al compito portato a termine?

Le liste hanno appassionati anche fra i vip. Ne sa qualcosa lo scrittore inglese Nick Hornby, che regala questo “vizietto” al protagonista del suo romanzo culto Alta fedeltà. Ma amano stilarle anche Roberto Saviano e Fabio Fazio. E ne era un sostenitore Umberto Eco: «La lista è l’origine della cultura. Aiuta a creare ordine, dare una descrizione accurata della realtà, esplorare tutto lo scibile umano, ma anche affrontare questioni pratiche, pensiamo alla lista della spesa, al testamento, al menu…».

Uno strumento versatile (si possono fare elenchi non solo di cose da fare, ma anche di film visti, Paesi da visitare, ricordi piacevoli, insegnamenti ricevuti…) utile a tutti e con tanti pregi. «Semplifica l’esistenza. Aiuta a scoprire se stessi, conservare i ricordi migliori, godersi i piaceri della vita e trovare la propria strada» secondo Dominique Loreau, scrittrice francese che si è trasferita in Giappone, Paese di cui ha sposato la filosofia less is more. Che prosegue: «Scriviamo liste di continuo, non le conserviamo e non ne riconosciamo i meriti. Tuttavia contribuiscono a tenere sotto controllo la nostra vita, farci risparmiare tempo, evitare dimenticanza, ridurre il disordine e lo stress. Allora perché non imparare a usare gli elenchi, renderli sistematici e sfruttarli con intelligenza per rendere la nostra vita più semplice e intensa?».

Come si fa

paula rizzo to do listC’è chi ne ha fatto un lavoro, chi ha scritto libri, chi ha aperto un blog per dire come si fa. Paula Rizzo, produttrice televisiva, formatrice e autrice americana è un’esperta di liste.

Come sei diventata un’esperta di liste?

«Le liste mi hanno cambiato la vita! Le usavo nel mio lavoro di produttrice per essere più efficiente, ma non lo facevo invece nel privato. Finché con mio marito non ci siamo messi a a cercare casa. A quel punto mi sono resa conto di quanto fossi dispersiva e disorganizzata. Non sapevo mai che cosa chiedere durante le visite. Così ho deciso di affrontare quel compito come avrei fatto con un video girato al lavoro, creando una checklist di domande da fare. Questo mi ha tenuta concentrata sul compito. Da lì, a beneficio di tutti quanti potevano aver bisogno di usare al meglio le liste, ho creato il mio blog ListProducer.com e scritto due libri (Listful thinking e Listful living, ndr)».

Quali sono i tuoi consigli per una to do list perfetta?

to do list«Metti in lista solo attività che hai il tempo e le risorse per svolgere quel giorno. Dovresti calcolare quanto tempo ti serve e se ce la fai in autonomia o se hai bisogno di aiuto. Usa parole che spingono all’azione e sii specifico. Scrivi cose tipo “Telefona a Walter a proposito del business plan” piuttosto che “Telefonate”. Le liste non dovrebbero lasciare troppi margini di scelta. Più il compito è specifico e più è probabile che lo spunterai dalla lista».

Gli errori da evitare?

«Non mescolare le liste! Devi averne due separate: una per il lavoro e una per la vita personale. Altrimenti si crea confusione e questo ti fa perdere tempo prezioso. Non avere compiti troppo impegnativi tipo “scrivere un libro”. È un obiettivo che non si realizza né in un giorno né in un mese e rischia di scoraggiarti. Piuttosto, stabilisci piccoli compiti che, messi insieme, portano alla realizzazione di uno più grande: scrivi il primo capitolo, cerca un agente…».

Come non farsi stressare dalle liste?

«Non sentirti in colpa se fai una pausa dopo il lavoro o nel weekend. Solo se ti ricarichi, puoi davvero essere produttivo. È importante separare il tuo lavoro da te stesso. Se poi la cosa ti mette ansia, provaci per due settimane e poi chiediti se è davvero lo strumento che fa per te».

Tratto da Millionaire di dicembre-gennaio 2021. 

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