“Il sindacato il italia è troppo antagonista e di vecchio stampo”

“Il sindacato in italia è troppo antagonista e di vecchio stampo”

Di
Redazione Millionaire
2 Aprile 2023

Alle nuove generazioni non interessa fare parte dei sindacati. Ad affermarlo è unindagine condotta dalla stessa Cgil. Quasi la metà degli under 34 (47,3% per la precisione) ha infatti dichiarato di non capire di cosa si occupa effettivamente il sindacato. Tra gli altri fattori identificati invece, quello che emerge dai sondaggi è lo stupore per quanto riguarda il costo di iscrizione ritenuto troppo elevato. Un’altra parte, il 2,9% considera il sindacato troppo antagonista e di vecchio stampo. 

Retribuzioni, inquadramenti e formazione

Riguardo agli aspetti principali che, secondo i lavoratori, andrebbero migliorati nella propria impresa, troviamo al primo posto, e con grande scarto sugli altri, il tema dell’inquadramento e della retribuzione (68,5%). È infatti emerso che a causa della mancanza di sotto-inquadramenti, un lavoratore su quattro è spesso costretto ad assumere responsabilità eccessive rispetto alle proprie mansioni. Responsabilità che nella maggior parte dei casi non prevedono alcun aumento di stipendio. Quasi la metà dei lavoratori (per la precisione il 47,1%) si dice “poco” o “per nulla soddisfatto” della propria retribuzione. Al secondo posto troviamo poi l’esigenza di formazione professionale (29,4%). Il range di lavoratori che nel 2021 non ha mai svolto nessuna attività di formazione ammonta a circa il 38%. Infine, al terzo e quarto posto troviamo la necessità di maggiore personale stabile (27,2%) e un’equa distribuzione dei carichi di lavoro (25,9%). 

La conciliazione vita-lavoro

Circa un terzo degli italiani afferma di non essere soddisfatto dell’equilibrio vita-lavoro. Conciliare la vita privata al lavoro in maniera equilibrata è diventato uno dei must su cui fondare la propria carriera secondo le ricerche però, solo l’8,9% dei lavoratori è effettivamente soddisfatto dell’equilibrio che trova tra vita e lavoro. Al contrario invece, il 33,2% risulta essere totalmente insoddisfatto, mentre il restante 55,5% solo abbastanza soddisfatto. Dalla ricerca emerge anche che chi è maggiormente soddisfatto generalmente lavora in imprese innovative, che permettono un’equa stabilità tra lavoro da casa e lavoro in ufficio. Chi lavora da casa infatti, è più soddisfatto di chi lavora sul posto di lavoro. Solo il 21% degli intervistati però, dichiara di lavorare da casa.

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