Super Bowl American Football Championship

Il Super Bowl 2023 protetto dall’AI con DNA italiano

Di
Marco Fontana
19 Febbraio 2023

All’unicorno italo-americano Nozomi, la difesa del Super Bowl da potenziali cyber attacchi.   

 

Il 12 febbraio 2023 è stato giocato il 57esimo Super Bowl ed è stato vinto dai Kansas City Chiefs. Il Super Bowl è senza dubbio uno degli eventi sportivi e mediatici più importanti a livello mondiale, sicuramente quello che movimenta il giro d’affari più importante. Per difendere questo evento da possibili intrusioni hacker è stata scelta Nozomi ed è andato tutto bene. Simili intrusioni sarebbero state dannose, non solo a livello economico, al punto da richiedere la collaborazione con la Difesa americana.

Nozomi (che in giapponese significa Speranza), e qui la notizia si fa per noi interessante, è un ‘unicorno’ italo-americano: la società fondata nel 2013 dagli italiani Andrea Carcano e Moreno Carullo è ormai una multinazionale leader del settore. Nozomi monitora e protegge reti e infrastrutture critiche di alcune delle più importanti aziende nel campo dell’estrazione di gas e petrolio, dell’energia, della farmaceutica, nei settori automotive e anche aeroporti, trasporti (fra cui le metropolitane di due delle più importanti città al mondo e treni ad alta velocità) e smart city. Tra i grandi clienti anche l’italiana Enel, tra le prime a credere nella startup Nozomi nel ‘lontano’ 2013, quando ancora era solo una startup creata sugli sviluppi di una tesi di laurea!

“Oggi se vuoi veramente mettere in ginocchio una nazione devi usare un attacco informatico” dichiarò in un’intervista a Repubblica il fondatore Andrea Carcano. Niente di più concreto, se pensiamo al panico creato da piccoli malfunzionamenti, per esempio, di reti telefoniche o aeroporti per solo poche ore. 

Nozomi, i cui principali rivali sono startup israeliane, ha sede a San Francisco, ma le radici italiane rimangono particolarmente forti, con uffici a Milano e Varese dove gran parte della tecnologia viene sviluppata. La scelta di San Francisco fu necessaria per crescere entro l’ecosistema ideale per la cybersecurity. Un punto di arrivo perché, come ha dichiarato lo stesso Carcano a Il Sole 24 Ore, «se ti occupi di cybersicurezza non puoi che guardare agli States». E la Silicon Valley ha premiato Nozomi, con opportunità e accesso a capitali che nessuna piazza internazionale avrebbe garantito. 

Quale il vero vantaggio competitivo delle soluzioni Nozomi? Carcano lo spiega a ‘il Sole’ come se fosse qualcosa di estremamente semplice: «l’idea è quella di sfruttare l’AI […] Noi installiamo la nostra tecnologia e lei impara quello che può essere il funzionamento di una centrale elettrica, o di un oleodotto in mezzo al deserto. Così costruiamo un profilo di sicurezza cucito sulle esigenze di quell’impianto specifico. Cosa che un essere umano non riuscirebbe a fare, se non in molti anni. Con le nostre tecnologie, basate su reti neurali, riusciamo a farlo in pochissimo tempo».

I capitali saranno americani o internazionali, il successo mediatico pure, ma a programmare questa AI che protegge infrastrutture essenziali e chissà che diavolo altro ci sono dei cervelli italiani e questo ci fa sentire particolarmente fieri e, almeno in piccola parte, vincitori di questo Super Bowl (di cui diversamente ci sarebbe interessato ben poco). 

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