Intesa Sanpaolo: da maggio niente più assegni cartaceo

Intesa Sanpaolo: da maggio niente più assegni cartacei

Di
Redazione Millionaire
6 Marzo 2023

La decisione della Banca Intesa vede alle sue radici una strategia di sostenibilità e digitalizzazione che ultimamente sta pervadendo anche il mondo del credito e che ha portato l’utilizzo dell’assegno cartaceo a una percentuale inferiore all’1%.  L’opzione offerta al posto del classico assegno cartaceo è quella del bonifico istantaneo, allo stesso costo del bonifico italiano standard, senza alcuna commissione aggiuntiva. Si tratta di una decisione unilaterale presa da Intesa Sanpaolo, che però ha tenuto a precisare che, nel caso in cui il cliente comunichi l’intenzione di continuare a farne uso, Intesa Sanpaolo è disposta a fare marcia indietro. Ciò significa che la decisione finale, seppur unilaterale,  sarà lascia ai clienti.

Altre banche come : Bper, Credem, Bpm e Banca Sella,  non hanno ancora parlato di un totale rilascio dei libretti. Secondo quanto è stato dichiarato da Credem, al momento non vi è alcuna intenzione di dismettere il servizio nel breve-medio periodo, ma resta aperta l’intenzione di digitalizzare anche questo strumento.

“Nel settore dei pagamenti, gli assegni rimangono forse l’ultimo prodotto fisico; tuttavia si può affermare che sono maturi i tempi per una riflessione più ampia che miri a identificare nel medio periodo un’alternativa digitale e al passo con la User Experience, sui pagamenti” –  Dichiara Credem.

Per quanto riguarda Unicredit invece, sembra stia seguendo una linea leggermente diversa. Non ha ancora nessuna intenzione di eliminare il tradizionale libretto, ma all’interno di una strategia di sostenibilità e digitalizzazione, sembra aver proposto un valido sostituto. Un conto pensato in ottica sostenibile, che non prevede l’emissione di un libretto di assegni. Si chiama Green Genius ed è pensato esclusivamente a un tipo di clientela che difficilmente si troverà a dover fare utilizzo di assegni cartacei. L’alternativa al conto tradizionale servirebbe inoltre anche a sensibilizzare la clientela a scegliere l’utilizzo di strumenti di pagamento in ottica green, senza togliere la possibilità di aprire un conto che permetta l’emissione del libretto di assegni, qualora il cliente ne avesse bisogno.

Assegno Vs. Home banking

Anche se applicazioni e servizi di pagamento digitali hanno ormai superato l’utilizzo del classico assegno cartaceo, in Italia questo resta per molti ancora uno strumento fondamentale.

Basta  infatti pensare che esistono ancora tipologie di operazioni che non possono fare a meno di questo metodo di pagamento. Prendiamo come esempio i casi in cui senza l’assegno non si può arrivare alla conclusione dell’accordo per l’acquisto di un’abitazione. Questo perché gli assegni in Italia, sono dei veri e propri titoli esecutivi di pagamento, regolamentati dal codice civile e dai contratti. Nel caso dell’acquisto di una casa, il prezzo in genere si paga al momento del rogito, attraverso assegni circolari non trasferibili intestati al venditore.

Non solo, anche nel caso di un primo incontro tra venditore e compratore, l’assegno è utilizzato per formalizzare l’intenzione di quest’ultimo nel procedere con l’acquisto attraverso il rilascio di una caparra. Nonostante l’avvento del digitale, sussistono ancora operazioni che non possono prescindere dall’uso dell’assegno. Quindi prima di poter eliminare del tutto l’utilizzo dell’assegno cartaceo si dovrebbe pensare a una nuova riforma governativa, che in un paese come l’Italia, che spinge sempre verso l’innovazione, nel 2023 sarebbe forse ben accolta.

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