Nave militare

Italia: 65 milioni di euro da investire nella difesa navale

Di
Redazione Millionaire
24 Febbraio 2023

l’Unione Europea si affida all’Italia per la difesa dei mari con un investimento di 65 milioni. Sono numerosi i settori che prendono in considerazione l’ambito militare, tra questi troviamo: l’aeuronautica a cui sarà destinato il 16,9% del fondo, la difesa aerea che si approvvigionerà dell’8,62%, la fanteria con il 13,2%, la marina a cui è destinato un 8,88%, la mobilità con 4,22% e le varie sezioni dedicate allo sviluppo di materiali, tecnologie, sicurezza informatica e trasformazione digitale, che otterranno complessivamente il restante 48%.

In ambito navale si collocherà il finanziamento più consistente, pari a 65 milioni di euro, affidato all’Italia. L’investimento servirà per sviluppare il progetto di una corvetta europea per il pattugliamento dei mari (Epc). Al timone dei 14 partner del consorzio industriale c’è Naviris, joint venture al 50% di Fincantieri, il campione italiano della cantieristica navale, e Naval group, omologo francese. “Il programma – spiega Fincantieri – è finalizzato al futuro sviluppo di un’unità combattente di superficie di seconda linea di circa 110 metri di lunghezza e 3.000 tonnellate di dislocamento, in grado di sostituire classi di navi delle differenti marine nel prossimo futuro”.

 

Nuovi sistemi aerei

Altro importante progetto a guida italiana è Neumann. Un programma volto allo sviluppo di nuovi sistemi di propulsione aerea. Per questo progetto, l’Europa pone sul piatto 48 milioni di euro, otto in meno rispetto ai 56 milioni necessari. In cabina di regia c’è il gruppo Avio Aero, che produce componentistica per il settore aeronautico. Con Neumann vedranno la luce “tecnologie proprietarie europee non ancora disponibili nel framework industriale, assicurandone l’autonomia strategica e destinandole a costituire la base per futuri sviluppi nel settore” spiega l’azienda.  

Con Neumann collaborerà anche Leonardo, il colosso italiano dell’industria della difesa a cui è stato assegnato il coordinamento di Arturo, un progetto triennale da 19 milioni, interamente coperti da Bruxelles. Arturo servirà per sviluppare nuove capacità nel settore dei radar. 

 

Altri progetti Made in Italy

Infine, con 4,4 milioni di euro l’Italia prenderà anche la guida del programma triennale Mosaic. Un progetto di ricerca, sviluppo e design di un sistema avanzato di monitoraggio e allerta per le minacce chimiche biologiche, affidato alla Fondazione Safe, realtà no profit privata che dal febbraio 2021 gestisce l’ex base militare Calvarina, in Veneto. Insieme a un consorzio pubblico privato composto da Enea e il consorzio Creo (Centro ricerche elettro-ottiche), Safe “svilupperà capacità di campionamento innovative con sensori installati su veicoli e velivoli senza pilota in grado di operare in maniera autonoma o semi-autonoma, commenta la fondazione aggiungendo: sistemi di realtà virtuale forniranno una mappatura in 3D delle aree interessate dalla contaminazione sia in ambienti interni che esterni entro la fine del 2025.”

Ammontano invece a 5 milioni di euro i fondi per Naucrates. Un progetto coordinato dalla società romana On Air Consulting & Solutions che prevede la progettazione di un microsatellite invisibile ai sistemi di sorveglianza terrestre che servirà per catturare immagini con un livello di precisione al centimetro. 

Solo la Francia annovera più aziende e università dell’Italia nei programmi Edf. La francese Thales, ad esempio, specializzata nell’elettronica aerospaziale e nel settore della sicurezza, è una tra le società il cui nome è tra i più ricorrenti nei progetti.

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