La grandezza conta. Lo decide un tribunale degli Stati Uniti che mette sotto accusa il Whopper, il panino iconico di Burger King

La grandezza conta. Lo decide un tribunale degli Stati Uniti che mette sotto accusa il Whopper, il panino iconico di Burger King

Di
Redazione Millionaire
3 Settembre 2023

Whopper in inglese significa enorme, qualcosa di insolitamente grande. Ironia della sorte sarà giudicato per essere molto più piccolo di come è rappresentato. 

Nel 2022, Burger King tornò sotto i riflettori, ma questa volta non a causa dei suoi post stravaganti sui social media. L’azienda statunitense è stata coinvolta in una controversia legale dopo essere stata citata in giudizio da un avvocato della Florida. La causa ruotava attorno alla discrepanza tra i prodotti effettivamente serviti e la loro rappresentazione pubblicitaria in televisione. L’avvocato Anthony Russo, che rappresentava una potenziale class action (azione collettiva), accusava Burger King di “pubblicità ingannevole”, sostenendo che la catena di fast food servisse ai clienti porzioni notevolmente più piccole rispetto a quanto mostrato nelle pubblicità.

Il famoso “Whopper” era al centro delle accuse. Russo affermava che l’hamburger rappresentato nel Whopper pubblicizzato era più grande del 35% rispetto a quello effettivamente servito, con il doppio della carne rispetto alla realtà. Anche le recensioni su YouTube e utenti di Twitter si unirono al coro di lamentele, costruendo un solido caso contro l’azienda.

Questo non era il primo scontro per Burger King riguardo alle dimensioni dei suoi prodotti. Dodici anni prima, l’azienda era stata accusata di rappresentare il cibo in modo ingannevole, sia in televisione che in altri media. In quel caso, l’Autorità per la Pubblicità del Regno Unito aveva citato Burger King, poiché aveva rilevato che l’altezza e lo spessore degli hamburger erano notevolmente inferiori a quanto pubblicizzato.

Ma è solo qualche giorno fa che la controversia riguardo ai Whopper di Burger King raggiungeva nuovi picchi. Il giudice Roy Altman di Miami ha stabilito che l’azienda di fast food dovesse affrontare l’accusa (rinvio a giudizio) per aver ingannato i clienti circa le dimensioni dei suoi panini Whopper.

La rappresentazione dei Whopper sui menu nei negozi era stata messa in discussione, in quanto sembrava che gli hamburger fossero resi più grandi di quanto fossero in realtà. I clienti che avevano intentato l’azione collettiva sostenevano che gli hamburger sembrassero contenere più del doppio di carne rispetto a quanto effettivamente servito. L’azienda aveva risposto sostenendo che non era obbligata a servire hamburger che corrispondessero esattamente all’immagine pubblicitaria. Tuttavia, il giudice ha stabilito che solo la Giuria avrebbe potuto determinare cosa fosse considerato “ragionevole”.

Nella sua decisione, il giudice Altman ha ammesso di proseguire la causa basata sulla negligenza e sull’arricchimento ingiusto. Anche se ha respinto le accuse basate sugli spot televisivi e online, ha ammesso invece la causa basata sulla pubblicità nei negozi. 

Gli sforzi legali negli Stati Uniti contro catene di fast food come Burger King servono da avvertimento, ricordando alle aziende l’importanza di rappresentare in modo veritiero i loro prodotti. Mc Donald’s, Wendy’s e Taco Bell, altre monumentali catene di fast food americane, sarebbero già impegnate a difendersi per cause simili in altri stati, in particolare a New York.

Nel contesto italiano, non risultano cause legali specifiche riguardo alle dimensioni dei prodotti nei fast food. Tuttavia, ci sono stati casi in cui aziende alimentari sono state multate o sanzionate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per pubblicità ingannevole o pratiche commerciali scorrette.

In Italia, come altrove, la questione della trasparenza e dell’accuratezza nelle pubblicità alimentari rimane critica. La controversia dei Whopper di Burger King è diventata un punto di riferimento per la questione della pubblicità ingannevole nell’industria alimentare. Questi casi pongono domande fondamentali sulla fiducia dei consumatori e sulle responsabilità delle aziende nell’aderire a standard etici ed equi. Mentre l’industria dei fast food continua a crescere e a evolversi, le aziende devono rivedere le loro pratiche pubblicitarie per evitare potenziali cause legali e per mantenere la loro reputazione intatta.

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