La nuova direttiva sulla “Case green”

Di
Redazione Millionaire
26 Gennaio 2023

L’ obiettivo dell’unione europea entro il 2030 è di portare tutte le abitazioni presenti in Europa a una classe energetica E

 

Secondo la bozza messa a punto dal Parlamento, tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E entro il 1° gennaio 2030, in quella D entro il 1° gennaio 2033. Quest’anno il turno per la presidenza dell’Unione Europea tocca alla Svezia e sembra che i referenti siano già intenzionati ad approvare la cosiddetta direttiva sulle case green. Ma in cosa consiste? L’obiettivo di questa normativa è quello di incentivare l’avanzamento delle classi energetiche per tutti gli immobili antichi che si trovano ancora in classi energetiche inferiori alla “E”. Zero emissioni

Il traguardo finale è raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Per farlo, è necessario iniziare a ridurre i consumi energetici con interventi come cappotti termici, sostituzione di infissi e installazione di nuove caldaie a condensazione e pannelli solari.

A presentare la proposta di direttiva, era stato il Vicepresidente della commissione europea Frans Timmermans, il 15 dicembre 2021, assicurando a tutti proprietari di case che “nessun burocrate di Bruxelles avrebbe confiscato le case non ristrutturate”. Le prime risposte dovrebbero arrivare già dal prossimo 9 febbraio, ma non sembrano esserci consensi da parte degli esponenti Conservatori e riformisti europei, a cui appartengono anche i gruppi attualmente a vertice del governo italiano, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Difatti, secondo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, la nuova norma “avrebbe conseguenze drammatiche per il settore immobiliare del nostro paese e per il patrimonio degli italiani, oltretutto in tempi di grande difficoltà economica, che hanno già richiesto troppi sacrifici. Tutti devono fare la propria parte per tutelare l’ambiente e rispettare il pianeta, ma non possiamo permettere questo stravolgimento, irrazionale e assurdo”.

Secondo l’Ance (l’Associazione nazionale costruttori edili), in Italia “su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni risultano particolarmente inquinanti e non sono in grado di garantire le performance energetiche richieste”. Si tratterebbe quindi, secondo quanto affermato da Fratelli d’Italia, di una patrimoniale mascherata che andrebbe a ledere i diritti dei proprietari, costretti a spendere migliaia di euro per adeguarsi alle nuove regole.

 

Le sanzioni ed esenzioni

Sebbene per il momento non siano previste alcune limitazioni per chi non possiede il bollino verde europeo, resta comunque alle singole nazioni la scelta di applicare o meno sanzioni per chi non è in regola. Resta invece generale, l’automatica perdita di valore degli immobili non a norma.

La normativa case green però non interessa tutti gli immobili, alcuni di questi infatti potranno essere esenti dall’obbligo di ristrutturazione. Al momento sembrano essere escluse: le case vacanza, gli immobili riconosciuti di interesse storico, chiese e altri luoghi di culto, oltre a tutte le abitazioni con una superficie inferiore ai 50 metri quadri.

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