Le Olimpiadi di Parigi 2024 si sono concluse ufficialmente con una cerimonia di chiusura allo Stade de France, che ha visto la partecipazione di atleti, autorità e celebrità da tutto il mondo. Tuttavia, lo spirito olimpico non lascerà la capitale francese, poiché tra poche settimane Parigi ospiterà anche i Giochi Paralimpici, mantenendo viva l’energia e l’entusiasmo che hanno caratterizzato queste settimane di competizioni.
Ottimo bilancio azzurro: 40 medaglie e la “Festa del quarto posto” al Quirinale
Per l’Italia, le Olimpiadi di Parigi sono andate veramente bene (Malagò – Coni – dice da 8 1/2), con una straordinaria prestazione degli atleti azzurri che hanno portato a casa un totale di 40 medaglie: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi. Questo risultato eguaglia il record di Tokyo 2020, con l’aggiunta di due ori in più, confermando l’Italia tra le nazioni di spicco del panorama sportivo internazionale.
Tra i protagonisti italiani spiccano Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri, scelti come portabandiera per la cerimonia di chiusura.
Una novità significativa di questa edizione è stata la decisione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di invitare al Quirinale non solo i medagliati, ma anche tutti gli atleti italiani che hanno ottenuto il quarto posto, un riconoscimento al loro impegno e alla loro dedizione, pur essendo rimasti a un passo dal podio.
La ragione formale di questa scelta sarebbe di celebrare l’eccellenza sportiva in tutte le sue forme, non solo attraverso la conquista di medaglie, ma anche attraverso la perseveranza e lo spirito di squadra. A questo punto, ci si chiede, perché non invitare anche i quinti o tutti gli olimpionici italiani? Sorge il dubbio che si voglia far tacere le polemiche intorno a chi ha celebrato anche il ‘mancato podio’, come pure alcuni paladini italiani che, nonostante le attese non sono riusciti nell’impresa.
La cerimonia di chiusura
Le Olimpiadi sono state anche un grande show mediatico, come, inutile negarlo o scandalizzarci, anche un carosello commerciale. Come tali ci si aspettava una gran cerimonia di chiusura, anche grazie alle numerose indiscrezioni filtrate. La cerimonia, a dire il vero, è stata molto ‘cerimoniosa’, pomposa e sfarzoso, ma estremamente lunga, lenta e in gran parte di una noia mortale. Sebbene la serata fosse iniziata con grandi aspettative, c’è da riconoscere che è stata salvata (almeno a livello di show) dall’handover ai futuri ospiti americani. Molti, infatti erano probabilmente rimasti pazientemente ad aspettare grazie all’annunciata presenza di Tom Cruise, che ha dato spettacolo con un ingresso spettacolare dallo Stade de France.
Il precedente tentativo di rendere omaggio alla Grecia classica e di celebrare la tradizione olimpica è stato apprezzabile nell’intento, ma di un ritmo soporifero. Per fortuna l’ultimo segmento dello spettacolo, ha visto Tom Cruise fare il suo ingresso dal tetto dello stadio, attraversare Parigi in moto sulle note di “Mission: Impossible”, per poi paracadutarsi sulle montagne di Hollywood. Testimone poi passato al concerto su Venice Beach con Billie Eilish, i Red Hot Chili Peppers, ma soprattutto Dr. Dre con il vero maestro di cerimonie Snoop Dogg. Spettatori risvegliati ed entusiasti.
Verso il futuro: Los Angeles e Milano-Cortina
Con il passaggio del testimone olimpico a Los Angeles, l’attenzione si sposta ora sulla città californiana, che ospiterà i prossimi Giochi estivi nel 2028. La cerimonia di chiusura ha offerto un’anticipazione di quello che ci si può aspettare tra quattro anni, con un’attenzione particolare allo spettacolo e alla cultura pop, elementi che caratterizzano la città degli angeli.
Ma non dimentichiamo che, prima di Los Angeles, l’Italia sarà protagonista con le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Questo appuntamento rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese di mostrare al mondo il meglio della sua tradizione sportiva e di come si può accogliere e intrattenere.
Parigi saluta i Giochi e si prepara per le Paralimpiadi, l’eredità di queste Olimpiadi rimarrà viva nei cuori di atleti e appassionati. E sebbene la cerimonia di chiusura abbia potuto deludere alcuni, l’entusiasmo per il futuro è palpabile, con la promessa che Los Angeles 2028 offrirà uno spettacolo all’altezza delle aspettative.