Un passo epocale. Le Nazioni Unite, consapevoli dell’enorme impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sulla nostra società, hanno deciso di istituire un comitato di alto livello dedicato esclusivamente a questo tema. Questa mossa dimostra come l’AI sia diventata centrale nella discussione globale.
Un insieme diversificato di menti brillanti
Il nuovo “AI Advisory Body” dell’ONU non è un semplice gruppo di esperti, ma un insieme di 40 personalità provenienti da diverse aree del sapere: dalla ricerca alla politica, passando per il terzo settore. Tra i nomi di spicco, troviamo padre Paolo Benanti, docente alla Pontificia università gregoriana, James Manyika di Alphabet (la casa madre di Google), e Mira Murati, la mente tecnologica dietro a OpenAI.
Una missione cruciale
Questo comitato ha il compito di affiancare l’ONU e la comunità internazionale nell’elaborazione di regole e approcci condivisi sull’AI. Di fronte a loro c’è la sfida di bilanciare i rischi e i benefici dell’AI, e di determinare come essa possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Oltre a ciò, dovranno promuovere una cooperazione internazionale solida nel campo dell’AI.
Il tempo scorre
Con la prima riunione fissata per il 27 ottobre, il Comitato ha l’urgente compito di presentare le prime raccomandazioni entro la fine dell’anno. Tuttavia, le differenze di opinioni tra i membri potrebbero complicare questo obiettivo. Ad esempio, Abeba Birhane, consulente senior sulla regolamentazione dell’AI, e Omar Sultan Al Omana, ministro per l’Intelligenza Artificiale degli Emirati Arabi, rappresentano visioni potenzialmente divergenti.
Il contesto globale
Diverse nazioni stanno elaborando le loro regole sull’AI. La Cina ha già le sue, l’Unione Europea sta finalizzando il suo “AI Act”, e anche gli USA stanno muovendosi in questa direzione. Il Comitato dell’ONU dovrà quindi navigare in queste acque complesse, cercando di mantenere una visione equilibrata e globale.
Verso il futuro
Amandeep Singh Gill, , ha sottolineato l’importanza di affrontare temi come i deepfake, che potrebbero minare l’integrità delle elezioni e la verità stessa. Questo è solo un esempio delle molteplici sfide che l’AI presenta.
Con la creazione di questo comitato, l’ONU riconosce l’importanza strategica dell’AI nel prossimo futuro. L’obiettivo è che, grazie all’apporto di queste menti brillanti, il mondo possa muoversi verso un’adozione dell’AI che sia sostenibile, sicura e benefica per tutti.