La Commissione Europea ha recentemente aperto un’indagine formale sulla piattaforma cinese di e-commerce Temu, sospettata di violare il Digital Services Act (DSA) in diversi aspetti, tra cui la vendita di prodotti illegali e l’uso di un design che potrebbe creare dipendenza negli utenti. Questa iniziativa nasce in risposta alle denunce di organizzazioni a tutela dei consumatori, come il BEUC, e alla preoccupazione crescente per la protezione dei consumatori nel mercato digitale europeo.
Controllo dei prodotti e sicurezza dei consumatori
Uno degli aspetti principali dell’indagine riguarda i sistemi di controllo che Temu dovrebbe applicare per evitare la vendita di prodotti non conformi alle normative UE. La Commissione ha rilevato che su Temu potrebbero comparire articoli vietati, tra cui prodotti contraffatti e pericolosi come farmaci, cosmetici e giocattoli non certificati. Diverse autorità europee, in particolare in Germania, Danimarca e Irlanda, hanno già segnalato la piattaforma per il mancato rispetto degli standard di sicurezza dell’UE. La Commissione sta ora verificando se Temu possieda meccanismi di controllo adeguati per monitorare i prodotti presenti sulla piattaforma e per impedire ai venditori sospesi di ritornare con articoli vietati.
Design della piattaforma e rischio di dipendenza
Un’altra area su cui si concentra l’indagine è il design dell’esperienza utente, che la Commissione sospetta possa incentivare comportamenti compulsivi o dipendenza. Temu utilizza un sistema di ricompense simile ai giochi, in cui gli utenti possono ottenere premi o vantaggi, una tecnica che spinge a interazioni più frequenti e più durature. Questo tipo di design ha destato preoccupazione perché potrebbe avere impatti negativi sulla salute mentale degli utenti, soprattutto i più giovani. La Commissione Europea valuterà se Temu adotta delle misure per mitigare questi rischi, come richiesto dal DSA, per garantire che il design della piattaforma non crei danni psicologici agli utenti.
Algoritmi di raccomandazione e trasparenza
Un altro obiettivo dell’indagine riguarda l’uso degli algoritmi di raccomandazione, che in base al DSA devono essere trasparenti e offrire opzioni di utilizzo non basate sul profiling. Temu, come altre grandi piattaforme digitali, fa ampio uso di algoritmi che suggeriscono prodotti agli utenti in base alle loro preferenze personali. Tuttavia, per garantire una concorrenza leale e proteggere i diritti degli utenti, il DSA impone alle piattaforme di dichiarare i principali parametri usati negli algoritmi di raccomandazione e di fornire alternative che non si basino sull’analisi dei dati personali. La Commissione sta indagando per verificare se Temu rispetti questi requisiti e se offra agli utenti l’opzione di visualizzare i prodotti senza l’influenza degli algoritmi personalizzati.
Accesso ai dati per la ricerca
Infine, l’indagine della Commissione riguarda l’accesso ai dati pubblici della piattaforma da parte dei ricercatori. Il DSA impone alle piattaforme digitali di garantire che i dati non sensibili e pubblicamente disponibili possano essere utilizzati per scopi di ricerca. Questa misura è stata pensata per favorire studi indipendenti sulla sicurezza dei consumatori, la trasparenza e l’impatto delle grandi piattaforme digitali. La Commissione intende verificare se Temu consenta effettivamente questo tipo di accesso ai dati, nel rispetto delle normative europee.
Sanzioni potenziali e collaborazione
Se l’indagine confermasse le violazioni sospettate, Temu potrebbe essere soggetta a multe pari al 6% del proprio fatturato annuo. Questo rappresenta una sanzione significativa e uno dei principali strumenti previsti dal DSA per incentivare la conformità delle piattaforme alle normative. Nonostante ciò, la Commissione ha sottolineato che l’indagine è ancora in fase preliminare e che non sono state raggiunte conclusioni definitive. Temu ha risposto che intende collaborare pienamente con le autorità europee per dimostrare il suo impegno nella creazione di un ambiente sicuro e conforme per i consumatori.
Un test cruciale per il Digital Services Act
Questa indagine su Temu rappresenta uno dei primi casi di applicazione rigorosa del Digital Services Act, un regolamento entrato in vigore all’inizio del 2024, pensato per disciplinare le grandi piattaforme digitali e proteggere i diritti dei consumatori europei. Con il DSA, l’Unione Europea punta a creare uno spazio digitale più sicuro e trasparente, riducendo i rischi derivanti dalla vendita di prodotti pericolosi, dall’uso invasivo dei dati personali e dal design manipolativo delle interfacce digitali.
La posizione della Commissione riflette l’impegno dell’Unione Europea a garantire che le piattaforme rispettino gli standard di sicurezza e trasparenza, creando un ambiente digitale equo e sicuro per tutti. In un contesto in cui il mercato digitale è dominato da grandi aziende globali, l’azione contro Temu segna un passo importante verso la regolamentazione delle piattaforme online.
Aggiornamento 11 novembre 2024
Pubblichiamo la replica di Temu
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