L’Unione Europea è pronta a ridurre i dazi sulle auto importate dagli Stati Uniti per scongiurare una nuova guerra commerciale con Washington sotto la presidenza di Donald Trump. Bernd Lange, capo della commissione commerciale del Parlamento europeo, ha dichiarato che l’UE potrebbe abbassare i dazi dal 10% al 2,5%, allineandoli a quelli applicati dagli USA.
Questa decisione rientra in un pacchetto più ampio che include anche l’acquisto di gas naturale liquefatto (GNL) e attrezzature militari statunitensi. L’obiettivo è riequilibrare la bilancia commerciale ed evitare nuove tensioni con Trump, che ha ripetutamente accusato l’Europa di non comprare abbastanza prodotti americani e di approfittare degli scambi transatlantici.
Già durante il primo mandato di Trump, Bruxelles aveva ridotto i dazi su aragoste e aumentato l’acquisto di soia e GNL dagli Stati Uniti, cercando di evitare ritorsioni economiche. Tuttavia, l’ex presidente aveva comunque minacciato di imporre tariffe più alte sulle auto europee, un provvedimento che avrebbe danneggiato in particolare i produttori tedeschi come BMW, Volkswagen e Mercedes.
Il settore automobilistico europeo favorevole alla riduzione dei dazi
L’industria automobilistica europea vede con favore questa riduzione, temendo che una nuova amministrazione Trump possa introdurre tariffe punitive. Le case automobilistiche tedesche, che esportano numerosi veicoli negli USA, sarebbero tra le più colpite da eventuali misure restrittive.
L’UE ha già imposto dazi del 35% sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina per contrastare la concorrenza sleale, il che fa supporre che l’abbassamento dei dazi sulle auto americane non comporterebbe un’ondata di importazioni dalla Cina.
Il ministro tedesco dell’Economia, Olaf Lies, ha definito un accordo sui dazi con gli Stati Uniti un “buon affare” per entrambe le parti, evitando una guerra commerciale che danneggerebbe le industrie europee.
L’UE prepara contromisure contro le pressioni di Trump
Se i negoziati dovessero fallire e Trump imponesse nuovi dazi per costringere l’UE a rivedere le sue normative, Bruxelles potrebbe ricorrere allo strumento anti-coercizione (ACI), creato per rispondere alle pressioni economiche di paesi terzi.
L’ACI permetterebbe all’UE di colpire le grandi aziende tecnologiche statunitensi come Google, Meta e Amazon, sospendendo diritti di proprietà intellettuale o applicando dazi più severi sui servizi digitali. Tuttavia, la sua attivazione richiederebbe circa sei mesi, poiché necessiterebbe di un’approvazione della maggioranza degli Stati membri.
Nonostante ciò, i governi europei sono stati avvertiti dei rischi di una ritorsione immediata. In passato, quando Canada e Messico avevano reagito rapidamente a dazi statunitensi, Trump li aveva sospesi per 30 giorni.
Con il rischio di una nuova amministrazione Trump, l’Europa cerca di prevenire un conflitto commerciale che potrebbe danneggiare il commercio transatlantico e l’industria automobilistica, lavorando a un compromesso che possa soddisfare entrambe le parti.
Sostieni Millionaire e i suoi collaboratori
Hai appena letto questo articolo gratuitamente, senza alcun banner pubblicitario o paywall. Questa è una scelta editoriale di Millionaire.it, perché crediamo nel valore della condivisione libera delle idee. Tuttavia, ogni articolo rappresenta il frutto del lavoro di più collaboratori. Se apprezzi il nostro impegno, ci sono diversi modi con cui puoi sostenere Millionaire.it nel suo lavoro quotidiano.
Puoi acquistare la versione digitale del magazine (a soli € 2.50) oppure offrire, come tuo gesto di apprezzamento, un token che andrà direttamente a chi ha scritto questo articolo CLICCANDO QUI.
Grazie per il tuo supporto!
Non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter QUI e di seguirci sui social per rimanere sempre aggiornato.