Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un imponente piano di investimenti per l’intelligenza artificiale (IA), destinato a rafforzare la posizione della Francia e dell’Europa nel settore tecnologico globale. Durante il vertice “AI Action Summit” a Parigi, Macron ha svelato un’iniziativa che prevede oltre 100 miliardi di euro per lo sviluppo e la commercializzazione dell’IA nei prossimi anni.
La Francia risponde agli USA
L’annuncio arriva pochi giorni dopo che l’ex presidente statunitense Donald Trump ha promosso un mega progetto da 500 miliardi di dollari per l’IA, con il supporto di OpenAI e SoftBank. La risposta di Macron dimostra la determinazione dell’Europa a non rimanere indietro nella corsa all’innovazione tecnologica, attualmente dominata da Stati Uniti e Cina.
Le grandi aziende tecnologiche come Google, Amazon, Microsoft e Meta hanno già previsto investimenti per oltre 300 miliardi di dollari nel 2024 per lo sviluppo dell’IA. Nel frattempo, la Cina sta facendo passi da gigante con aziende come DeepSeek, che lavorano su modelli IA avanzati e a basso costo, mentre Huawei continua a investire in chip all’avanguardia in grado di competere con quelli di Nvidia.
“Di fronte a questa competizione, l’Europa e la Francia devono accelerare i loro investimenti”, ha dichiarato Macron in un’intervista a France 2.
Investimenti e collaborazioni globali
La Francia ha già ottenuto l’adesione di numerose aziende a questa iniziativa, con investimenti che superano i 100 miliardi di euro nei prossimi anni. Tra i principali progetti vi è la costruzione di un nuovo campus per data center finanziato dagli Emirati Arabi Uniti, con un investimento iniziale di 50 miliardi di euro. Inoltre, il fondo MGX di Abu Dhabi, che partecipa anche al progetto Stargate negli Stati Uniti, ha promesso un’iniziale partecipazione da 100 miliardi di euro.
Un’altra iniziativa chiave sarà la creazione di un fondo non profit chiamato “Current AI”, con l’obiettivo di sviluppare modelli IA rispettosi della privacy e in grado di garantire anonimato nei dati. Questo fondo ha già raccolto 400 milioni di euro, con l’obiettivo di arrivare a 2,5 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.
L’Europa vuole ridurre il divario tecnologico
Macron ha sottolineato che l’obiettivo di questi investimenti è rendere l’Europa una potenza globale nell’IA. Il programma “EU AI Champions Initiative” mira a posizionare l’Europa come leader nel settore e vede la partecipazione di importanti fondi di investimento come KKR, Blackstone, EQT, CVC e DST Global. Tuttavia, i dettagli finali degli investimenti dipenderanno anche da eventuali agevolazioni fiscali e regolamentazioni specifiche.
Oltre 60 aziende europee, tra cui Volkswagen, Spotify ed Exor, hanno manifestato il loro sostegno al progetto, impegnandosi a “adottare e accelerare l’IA”.
Il sostegno dell’UE e le sfide regolatorie
Il vertice di Parigi vedrà anche la partecipazione di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, che presenterà nuove raccomandazioni politiche per semplificare le normative sull’IA in Europa.
Il fondo di venture capital General Catalyst ha dichiarato di voler guidare un gruppo di investitori per destinare 150 miliardi di euro alle startup europee nel settore dell’IA, facilitando l’accesso al capitale e alle infrastrutture critiche.
Secondo Jeannette zu Fürstenberg, managing director di General Catalyst, “l’Europa sta finalmente rispondendo con forza alla sfida tecnologica. Stiamo vedendo un risveglio collettivo, accompagnato da deregulation e incentivi per il settore”.
Il ruolo della Francia nel futuro dell’IA
Macron ha sottolineato l’importanza di sviluppare piattaforme e applicazioni IA europee, per evitare una dipendenza totale dalle tecnologie statunitensi e cinesi. Tra le aziende sostenute dal governo francese spicca Mistral AI, leader nello sviluppo di modelli linguistici avanzati, il cui CEO Arthur Mensch sarà uno dei protagonisti del summit di Parigi.
Anche il primo ministro indiano Narendra Modi parteciperà all’evento per promuovere un’intelligenza artificiale “più aperta” e condivisa, con un focus su alternative alle soluzioni proprietarie di OpenAI e Google.
Infine, Yann LeCun, capo della divisione IA di Meta e rinomato ricercatore francese, ha criticato i modelli chiusi delle aziende americane, affermando che “l’open world sta colmando il divario e l’Europa sta finalmente reagendo con determinazione”.
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