Una lettera aperta del fondatore di Facebook che ha l’obiettivo di costruire una comunità globale.
«Stiamo costruendo il mondo che vogliamo?». Con questa domanda il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg inizia un lungo post pubblicato giovedì scorso sul social network. Un “manifesto” di intenti che, secondo molti, anticiperebbe la discesa in politica di Mr Facebook. Si intitola “Costruire una comunità globale”. Eccone i passaggi principali.
Infrastrutture sociali
Se «negli ultimi dieci anni (Facebook) si è focalizzato nel mettere in contatto amici e familiari», da adesso in avanti la sua mission sarà «sviluppare l’infrastruttura sociale per la nostra comunità – per sostenerci, per tenerci al sicuro, per informarci, per l’impegno civico e per l’inclusione». Zuckerberg puntualizza: «In tempi come questi, la cosa più importante che Facebook può fare è sviluppare le infrastrutture sociali per dare alla gente la possibilità di costruire una comunità globale che funzioni per tutti noi».
La globalizzazione
In tutto il mondo ci sono ancora «persone lasciate indietro dalla globalizzazione e movimenti che spingono a tirarsi indietro dalla connessione globale. Ci sono dubbi sul fatto che possiamo creare una comunità globale che funzioni per tutti, se il nostro percorso futuro sia quello di collegare di più o di invertire la rotta».
Ma Zuck ha le idee chiare al riguardo: «Le nostre più grandi opportunità – come diffondere la prosperità e la libertà, promuovere la pace e la comprensione, aiutare le persone povere e accelerare lo sviluppo scientifico – sono ormai globali… Le sfide più grandi – come fermare il terrorismo, combattere il cambiamento climatico e prevenire le malattie – hanno bisogno di risposte globali. Il progresso richiede che l’umanità si unisca, non solo nelle città o nelle nazioni, ma anche come comunità globale».
Qui il testo completo: https://www.facebook.com/notes/mark-zuckerberg/building-global-community/10103508221158471/?pnref=story