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Massimo Temporelli. Da Milano a Messina in bici per ispirare nuovi “fottuti geni”: «Trasformiamo l’aria che respiriamo in azione»

Di
Redazione Millionaire
18 Settembre 2020

Da Milano a Messina in bici per raccontare all’Italia la storia di geni che hanno cambiato il mondo. E spingerci a credere in noi stessi. «Non sprechiamo la vita, trasformiamo l’aria che respiriamo e il cibo che mangiamo in azione».

Massimo Temporelli è un trasportatore di energia. Fisico, imprenditore, divulgatore scientifico, innovatore, professore, scrittore, speaker, podcaster, collaboratore di Millionaire: il suo chi è e cosa fa è infinito. Lui si definisce un defribrillatore culturale: «Voglio scaldare i cuori intorno alla scienza e alla tecnologia». Così eccolo pronto per una nuova avventura: un viaggio in bicicletta da Milano alla Sicilia e ritorno per presentare il suo nuovo libro. Si intitola F***ing Genius (HarperCollins), Fottuti geni. Nasce da uno dei podcast più seguiti di sempre (edito da storielibere.fm). Ricostruisce le vite e le idee delle menti geniali che hanno cambiato la storia: da Marie Curie a Steve Jobs, da Leonardo da Vinci a Elon Musk, passando per Albert Einstein, Ada Lovelace, Isaac Newton e Charles Darwin.

«A 19 anni ho capito che volevo raccontare storie. E lasciare un segno»

47 anni, Temporelli (vincitore del Federico Faggin Innovation Award) ha trascorso più della metà della sua vita a diffondere la cultura scientifica. «A 19 anni ho capito che volevo raccontare storie, mi piaceva scrivere e spiegare le cose. Poi mi sono iscritto ad architettura, ma non sono stato ammesso. Per ripiego ho scelto fisica nonostante venissi da un istituto tecnico. Eppure quando in aula, sulla lavagna, vedevo l’eleganza di quelle formule, mi dicevo: io voglio stare qui. In quei corridoi, all’università, o mentre preparavo gli esami e li raccontavo agli amici, mi appassionavo. Un giorno un’amica, che studiava Legge, a cui avevo spiegato la teoria della relatività, mi disse: “Non credo di aver capito tutto quello che hai detto, ma sento che dentro questa teoria c’è qualcosa di potente. Voglio saperne di più”. Lì ho capito che nella vita volevo raccontare storie per celebrare la cultura scientifica, troppo spesso trascurata in Italia. E lasciare un segno».

Il book bike tour parte domenica 20 settembre da Milano: 10 giorni, 13 città, 900 chilometri in bici, 300 in treno, appuntamenti ogni sera in teatri, librerie e aziende. Sulla strada, Temporelli incontrerà innovatori, scienziati e startupper raccontando su Instagram (@tempomax) un’Italia che vuole cambiare. Da questo viaggio nascerà anche un documentario.

bike tour F***ing Genius«È una sfida imprevedibile, faticosa e ricca di emozioni. Sono pronto? No, non lo sono: i tanti chilometri, il vento, la pioggia, le salite e le forature, i cani randagi… davvero non so cosa aspettarmi. Eppure parto per questo. So che scoprirò qualcosa di nuovo dentro di me, altre potenzialità. Mi è già successo in altri ambiti della vita» commenta Massimo.

Tempo fa, Temporelli ha deciso di dimettersi da un incarico di educatore al Museo della scienza e della tecnica dopo 10 anni di lavoro. «Volevo raccontare il cambiamento e fare il libero professionista. Non sapevo che cosa sarebbe successo… Poi sono andato a visitare una mostra alle Officine Grandi Riparazioni di Torino e sono rimasto incantato da un FabLab (fabbricazione digitale). Quella visione ha gettato il seme che mi ha spinto poi ad aprirne uno a Milano».

Il viaggio per lui, su due ruote o in azienda, è la metafora di un atteggiamento audace. «Non ho un’intelligenza strategica, che mi spingerebbe a stare in ufficio il mese di settembre a fatturare. Sono un militante dell’innovazione, mi sporco le mani e faccio fatica perché fare innovazione è una scelta faticosa».

Perché fai questo viaggio in bici? «Per dare qualcosa. Perché nella vita, ma anche nel business, vinci quando dai di più di quello che prendi. Ma ho un sogno: vorrei che i ragazzi delle scuole medie leggessero F***ing Genius. Lo farei diventare un libro di testo. Se il Ministro dell’Istruzione mi dicesse “lo regaliamo nelle scuole”, io ci metterei subito la firma. Non voglio guadagnarci, voglio far nascere altri fottuti geni. In ogni conferenza, podcast o libro che scrivo, il mio primo obiettivo è fare la differenza tra il prima e il dopo. Segnare un punto di svolta, far succedere qualcosa. Perché i giovani capiscano che niente cade dall’alto. Per innovare e cambiare il corso della storia, questi fottuti geni sono passati attraverso sfide, difficoltà, scetticismi, resistenze. I più giovani devono prendere molto seriamente quello che hanno in testa e lavorarci sopra. Ma c’è un potenziale nelle nostre vite che non va sprecato a qualunque età. La vita ci mette davanti a degli ostacoli. Sapere di avere il fuoco dentro ci fa fare miracoli».

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