maturità consigli imprenditori
Da sinistra: Chiara Burberi, Marco De Rossi, Matteo Boero

Maturità 2020, i consigli di tre imprenditori: «Non vivete i sogni degli altri, seguite la passione che vi fa stare svegli la notte»

Di
Redazione Millionaire
17 Giugno 2020

Dal 17 giugno, al via gli esami di maturità per oltre 500mila studenti italiani. Nessuna prova scritta. Nell’anno della pandemia, i candidati sono a chiamati a sostenere solo l’orale. Circa un’ora di colloquio, 5 convocati al giorno, mascherine e distanziamento obbligatori. Nonostante le modalità eccezionali, anche la maturità 2020 sarà una tappa unica, attesa e temuta, per mezzo milione di ragazzi. Come affrontarla? Lo abbiamo chiesto a tre imprenditori della didattica online, Matteo Boero, Chiara Burberi e Marco De Rossi, protagonisti con le loro piattaforme della scuola del 2020.

Da subito, a fine febbraio, si sono attivati per far sì che le lezioni continuassero anche a distanza. Hanno reso gratuiti servizi e contenuti digital. Hanno supportato studenti, genitori e prof, soprattuto quelli alle prime armi con gli strumenti online, trasformando così l’emergenza in un’occasione per sperimentare e innovare. Ecco i loro consigli ai maturandi.

Matteo Boero: «La maturità? C’entra più con la vita che con la scuola»

«In quinta liceo, il mio professore di matematica ci disse che la maturità poteva sembrare un esame inutile, anacronistico, anche un po’ ingiusto, ma di fatto era un test per vedere quanto eravamo maturi e come ce la saremmo cavata in una situazione difficile con i nostri mezzi. Allora non gli diedi troppo peso. Oggi so che aveva ragione.

Non fissatevi troppo su cosa è giusto o ingiusto, non rimuginate sulla vostra sorte, concentratevi invece sulla vostra preparazione. Vada come vada, la maturità è una grande e importante verifica formativa su voi stessi. A differenza di quello che si dice, c’entra più con la vita che con la scuola».

matteo boero maieutical labsMatteo Boero, 41 anni, linguista, è Ceo e co-founder di Maieutical Labs, impresa di Torino che sviluppa app per esercizi di latino, grammatica italiana, sui Promessi sposi. Con Alatin, per esempio, lo studente si esercita e impara, raggiungendo nuovi obiettivi e sbloccando livelli come in un gioco. Nel 2019 Maieutical Labs ha venduto circa 600 classi. «Quando abbiamo aperto la piattaforma (a fine febbraio) i numeri sono esplosi: 620 classi solo nella prima settimana, 1.000 nella seconda» ci ha raccontato Matteo nel pieno dell’emergenza.

Chiara Burberi: «Siate curiosi e seguite i vostri talenti»

«Tutti affaticati dalla Didattica a Distanza, tristi per la socializzazione mancata. Tutti a pensare come andare in vacanza. Nessuno si occupa del fatto che più di 1 milione di studenti di 3° media e 5° superiore sono stati privati di un esame vero, un rito di passaggio utile e meritato. Esami annullati per il rischio copiatura. Come se le Olimpiadi fossero annullate per rischio doping.

Ma le Olimpiadi sono solo rinviate. Gli atleti si riorganizzano, continuano ad allenarsi. Così dovete fare voi: continuate ad imparare, ad essere curiosi, a seguire i vostri talenti, piccoli o grandi che siano, sempre preziosi e unici. Non fatevi derubare del vostro futuro. Il vostro migliore investimento siete voi stessi».

chiara burberi redoocNel 2014 Chiara Burberi ha creato Redooc, una piattaforma di didattica digitale, ottimizzata per Lim, pc, tablet e smartphone, dedicata alla matematica e alle materie di base. Offre videolezioni ed esercizi interattivi spiegati. Può essere usata come integrazione ai materiali tradizionali, per la didattica capovolta (flipped classroom) o il recupero. Nell’emergenza ha lanciato l’iniziativa #ScuolaACasa, offrendo «licenze e classi virtuali a scuole e famiglie». In due settimane 10.000 studenti si sono inseriti nelle classi Redooc.

Marco De Rossi: «Scegliete il lavoro che vi fa stare svegli la notte»

«L’orale è l’ultimo giorno della vostra vita in cui dovrete studiare anche cose che non vi piacciono (un po’ ci ha fatto bene, diciamocelo!). Dal giorno dopo niente più scuse. Scegliete il lavoro, l’hobby o la passione (per me sono sinonimi) che vi fa stare svegli la notte. State svegli tutte le notti che potete, divertitevi e spaccate il mondo con quello.

Strafregatevene di chi vi invita a scegliere professioni sicure o dove si guadagna di più e non vivete i sogni degli altri. E, anche se le cose andranno alla grande, non prendetevi troppo sul serio perché di Padre eterno ce n’è solo uno (e secondo alcuni nemmeno uno). Dimenticavo la cosa più importante: non iscrivetevi a Giurisprudenza!»

marco de rossi weschool29 anni, Marco De Rossi è founder e Ceo di WeSchool, la seconda piattaforma più utilizzata in Italia dopo Google Classroom. Su WeSchool l’aula fisica diventa un luogo virtuale, dove studenti e prof possono condividere qualsiasi tipo di contenuto, collaborare a lavori di gruppo, fare esercizi. Durante l’emergenza il traffico sulla piattaforma è cresciuto in fretta. «Nella prima settimana è triplicato, nella seconda è decuplicato. Siamo arrivati a 23 milioni di richieste all’ora. Il più grande laboratorio di didattica digitale mai visto».

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