Mentor finanziari: il nuovo trend di influencer della ricchezza

Mentor finanziari: il nuovo trend di influencer della ricchezza

Di
Marco Fontana
25 Settembre 2023

Il Money Manifesting (visualizza la ricchezza) è una teoria, diffusa non a caso – e maliziosamente – sui social, che sostiene che puoi attivamente arricchirti attraverso il pensiero positivo, la visualizzazione e l’azione. Il concetto si basa sulla convinzione che l’universo sia abbondante e che, concentrandosi sull’abbondanza e sulla prosperità, puoi attrarne di più nella tua vita. Alcune persone credono che, stabilendo obiettivi finanziari specifici, visualizzandosi nel raggiungerli e agendo verso quegli obiettivi, possano raggiungere più ricchezza nella loro vita. 

All’interno del mito del “manifestare ricchezza”

Semplicemente immaginare di avere un conto in banca più grande suona bene, vero? Ma con l’aumentare delle persone che promuovono una simile teoria, questa viene sempre più criticata per pratiche non etiche  – e promesse che sono (forse) impossibili.

Fondamentalmente, il tutto si basa sull’idea che chiunque possa fare soldi se ci crede. Un po’ come la magia, o il potere del pensiero positivo, a seconda di chi lo chiede. Sempre più persone che si collocano tra influencer e life coach offrono questa soluzione facile (ma costosa, ironicamente) ai propri problemi finanziari o al rifiuto di un lavoro faticoso.

Questa teoria proviene dalla legge dell’attrazione, resa famosa da libri come “Pensa e arricchisci” di Napoleon Hill del 1937 (la Grande Depressione ha generato un boom di auto-aiuto) e “The Secret” di Rhonda Byrne, che ha venduto 30 milioni di copie dal suo rilascio nel 2006. Secondo la legge dell’attrazione, o #LOA, se riformuliamo la nostra energia e visualizziamo risultati positivi, questi si manifesteranno nel mondo reale. Questo processo di “aumento delle nostre vibrazioni” può essere applicato a qualsiasi cosa, ma, dopo il Covid, è stato sempre più indirizzato alla ricchezza o all'”abbondanza”.

“Ricco è uno stato mentale!”

I social media sono inondati di post simili. Tutti puntano ai punti dolenti e alle vulnerabilità di chi è finanziariamente insicuro. Poi ci sono tutti i consigli aziendali e le banalità  – “Ricco è uno stato mentale”, “Sweat out = money in” e così via – che vengono ripetuti in post e account, con ogni account che poi commenta i post degli altri per aumentare la popolarità di ciascuno. Ma di solito non c’è molto che una rapida ricerca su Google o elenchi di citazioni motivazionali generiche non ti diranno.

Chi vende?

Mentre la ‘manifestazione della ricchezza’ è insegnata da una vecchia generazione di guru dell’auto-aiuto, questa è stata adottata da una nuova generazione di utenti dei social media, i cui seguaci sono aumentati vertiginosamente durante e dopo la pandemia. Tutti sembrano avere una cosa in comune: tendono ad essere eccellenti nel marketing e nell’auto-promozione. Si concentrano anche molto nell’usare il loro brand personale per costruire fiducia e intimità con il loro pubblico. Spesso offrono una combinazione di psicologia pop, femminismo da “girl-boss” e spiritualità New Age – con le loro storie di successo personale come grande parte del loro discorso.

Sembra un po’ troppo bello…

I ‘coach’ che diffondono i loro insegnamenti su questa teoria si basano su prove aneddotiche (specialmente le loro) come prova dei loro metodi. Ma non c’è scienza che possa collegare tecniche come la legge dell’attrazione a risultati nel mondo reale. Amy Morin, una psicoterapeuta di New York e nota autrice statunitense è stata tra le prime a contestare tecniche come le vision boards.

“Studi hanno dimostrato che concentrarsi sul traguardo piuttosto che sui passi necessari per raggiungerlo in realtà riduce le possibilità delle persone di raggiungere i loro obiettivi”, dice. “Pensare che l’universo ti darà una Ferrari è semplicemente falso e ti porterà più ansia che successo.”

Molti hanno speso più soldi di quanto possono permettersi in corsi nella speranza che la ricchezza affluirà dall’universo se vibra alla giusta frequenza.

Pare che ad arricchirsi veramente siano esclusivamente chi questi corsi li tiene, mentre è meno chiaro se chi frequenta i loro corsi sta ricevendo una ‘formazione’ dal buon rapporto ‘qualità-prezzo’.

Laura (nome fittizio), una professionista cliente di uno di questi corsi ha confessato: “Ci è stato consigliato di comprarci regali come una nuova borsa, perché comportarsi come se avessimo avuto soldi sarebbe stata una profezia che si autoavvera. In un’altra lezione, abbiamo avuto una meditazione guidata su una spiaggia, dove nuotavamo verso un pentolone d’oro. Era abbastanza rilassante, ma completamente superficiale, e ci è stato costantemente consigliato di costruire l’hype online”. Laura alla fine ha chiesto che i suoi soldi fossero rimborsati, solo per essere rifiutata. Aggiunge che i feedback negativi dei clienti sulla pagina di Facebook di chi teneva il corso – e su altri canali di social media – vengono “rapidamente cancellati, e alle persone viene detto che la loro negatività è il problema”.

Il responsabile della comunicazione di uno di questi corsi ha placidamente dichiarato: “Se un cliente arriva con la convinzione che non funzionerà, il suo sistema reticolare attivante lo tratterrà”, dice, riferendosi alla rete di neuroni nel cervello che media il comportamento.

Ci sono controlli?

No. Mentre una psicoterapeuta, o altro professionista, deve passare diversi anni di specializzazione all’università e supervisione clinica per ottenere una licenza di terapista, non esiste un tale processo per i ‘coach’. Né esistono limitazioni da un codice etico o da una regolamentazione. Ci sono in compenso molte “finte certificazioni” in giro, che sono state create da altre coach.

In Gran Bretagna alcuni influencer ‘responsabili’ sono arrivati ad invocare l’intervento dell’Autorità di condotta finanziaria sostenendo che dovrebbero guardare più da vicino tutti i consigli finanziari sulle piattaforme social – compreso il crescente numero di influencer che offrono suggerimenti per le negoziazioni e la gestione dei risparmi. Non solo, suggeriscono infatti anche di imporre regole adeguate sulla divulgazione, compreso quanto gli influencer vengono pagati, da chi e con quale trasparenza. 

Alcune delle teorie di questi corsi e messaggi sui social  – come il fatto che dovresti spendere come se fossi ricco  – sono pericolose in sé. Soprattutto se stiamo parlando di persone che spendono soldi che non possono permettersi di perdere.

Approccio con cautela

Ogni individuo dovrebbe fare una vera e propria due diligence quando considera di pagare per qualsiasi tipo di coaching. Il coaching può essere davvero benefico e diversi approcci possono funzionare per persone diverse, ma è essenziale stare attenti. Se qualcuno suggerisce che l’universo ‘ti deve dei soldi’, meglio starne alla larga.

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