n26
Valentin Stalf e Maximilian Tayethal

N26 chiude un round record da 900 milioni di dollari. La banca su smartphone ora vale 9 miliardi

Di
Redazione Millionaire
19 Ottobre 2021

Nel 2013 due giovani austriaci creano in Germania la prima banca digitale, interamente su smartphone. Si chiama N26. Nessuna filiale, bastano pochi minuti per aprire un conto corrente online. Oggi la società annuncia un round serie E da oltre 900 milioni di dollari: è il più grande finanziamento per una banca digitale in Europa. La valutazione della società supera così i 9 miliardi di dollari. E N26 diventa la fintech che vale di più in Germania, e tra le prime 20 al mondo.

Il round è stato guidato da Third Point Ventures LLC e Coatue Management LLC, a cui si sono uniti Dragoneer Investment Group LLC e gli investitori esistenti. La raccolta complessiva, ad oggi, ammonta a 1,8 miliardi di dollari.

«Con le nostre nuove risorse, siamo in prima posizione per diventare una delle più grandi banche retail in Europa, tutto senza una sola filiale» ha commentato Valentin Stalf, Ceo e co-founder di N26. Oltre 7 milioni di clienti in 25 Paesi, 1500 dipendenti in tutto il mondo e uffici in 10 città, tra Europa, Stati Uniti e Brasile.

I fondi saranno utilizzati per estendere l’offerta e per ampliare il team. La società punta ad assumere 1000 persone a livello globale, con focus su prodotto, tecnologia e cybersecurity. Ed estenderà al 100% del personale la partecipazione all’Employee Stock Ownership Plan, il piano che consente ai dipendenti di diventare azionisti della società.

«Per noi è estremamente importante poter condividere il successo di N26 con i nostri dipendenti. Senza di loro non saremmo l’azienda che siamo oggi» ha detto Maximilian Tayenthal, co-Ceo e co-founder della banca mobile.

Com’è nata l’idea

«Era il 2013 e gli austriaci Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal (oggi 36 e 40 anni), come tanti coetanei, erano stufi del servizio bancario tradizionale, quello che prevedeva di entrare in una filiale per fare qualsiasi operazione. Avevano anche voglia di creare un servizio mobile first, che permettesse cioè di collegarsi al proprio conto corrente direttamente da smartphone, allo stesso modo di Spotify per la musica» ci aveva raccontato l’ex general manager Italia di N26.

I due ragazzi iniziano a lavorare a un progetto di banca interamente su smartphone, che coniughi design (per dare all’utente un’esperienza nuova) e tecnologia, costruendo una piattaforma unica, utilizzabile in tutti i Paesi. «Così è nata N26. In 8 minuti apri un conto corrente, puoi fare pagamenti, bonifici e controllare il tuo saldo».

Tutto facile? No. «Per fondare una banca devi chiedere la licenza alla Banca Centrale, nel loro caso la BaFin (l’equivalente della nostra Banca d’Italia), creare un collegamento per l’interscambio di denaro e procedure interne per il monitoraggio. Se superi i controlli della Banca Centrale ricevi una licenza bancaria emessa dalla Bce. Con questa licenza puoi operare in tutta la Ue. Occorrono competenze».

 

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