La modella Naomi Campbell è stata bandita dall’essere fiduciaria (trustee) di una fondazione benefica dopo che un’indagine del Garante delle organizzazioni benefiche ha scoperto prove diffuse di ‘cattiva gestione’ finanziaria nella fondazione contro la povertà che ha diretto per oltre un decennio.
Campbell è stata ‘interdetta’ per cinque anni a seguito di un’inchiesta della Charity Commission, che ha scoperto che Fashion For Relief aveva devoluto solo una piccola frazione dei milioni raccolti attraverso eventi di moda con celebrità a cause benefiche.
La fondazione ha speso decine di migliaia di sterline per stanze d’albergo di lusso, trattamenti spa, sigarette e sicurezza personale per Campbell, mentre sono stati effettuati pagamenti non autorizzati per centinaia di migliaia di sterline a uno dei suoi colleghi fiduciari – secondo quanto ha dichiarato la commissione.
Gli investigatori hanno recuperato quasi 350.000 sterline dalla fondazione e le hanno destinate a Save the Children e al Mayor’s Fund for London, che quattro anni fa avevano segnalato Fashion For Relief ai regolatori dopo che le partnership per la raccolta fondi erano naufragate.
Bianka Hellmich, collega fiduciaria della Campbell, che secondo l’inchiesta aveva ricevuto 290.000 sterline in pagamenti non autorizzati per consulenze e spese dalla fondazione nel corso di due anni, è stata anche lei interdetta dall’essere fiduciaria per nove anni. Un terzo fiduciario, Veronica Chou, è stato bandito per quattro anni.
Il rapporto dell’inchiesta ha rivelato una storia di gestione finanziaria caotica e registrazioni disorganizzate nella fondazione, che è stata infine chiusa nel marzo scorso.
Tim Hopkins, direttore per le indagini specialistiche e gli standard della Charity Commission, ha dichiarato: “I fiduciari sono legalmente obbligati a prendere decisioni nel miglior interesse della loro organizzazione benefica e a rispettare i loro doveri e responsabilità legali. La nostra inchiesta ha scoperto che i fiduciari di questa fondazione non lo hanno fatto, il che ha portato alla nostra decisione di squalificarli”.
“L’inchiesta, e il lavoro dei gestori provvisori che abbiamo nominato per dirigere la fondazione al posto dei fiduciari, hanno portato al recupero di 344.000 sterline e alla protezione di ulteriori 98.000 sterline di fondi destinati alla beneficenza. Sono lieto che l’inchiesta abbia visto donazioni effettuate ad altre organizzazioni benefiche che questa fondazione aveva precedentemente sostenuto”.
Naomi Campbell ha dichiarato di essere estranea ai fatti e di “non avere il controllo” della sua fondazione benefica.
Sembra che tra le ‘celebrities’ nel Regno Unito, come già successo in Italia, l’affiancare iniziative benefiche e la loro immagine per raccogliere fondi non porti troppo bene… Sicuramente a beneficiarne non sempre sono i destinatari delle fondazioni o la maggior parte delle organizzazioni non profit grazie alle quali, invece, tanto viene fatto ogni giorno.
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