Nasce la Borsa dell’ Impatto Sociale, prima quotazione simulata per 8 imprese

Nasce la Borsa dell’Impatto Sociale, prima quotazione simulata per 8 imprese

Di
Alessandra Ponti
17 Maggio 2023

L’obiettivo? Fornire una prospettiva di un’economia “nuova” che generi valore sociale per tutti. Un’iniziativa di Torino Social Impact, sostenuta anche da Banca d’Italia.

 

Creare un mercato per le aziende che scelgono un modello imprenditoriale di sviluppo sostenibile: nasce con questo intento la Borsa dell’Impatto Sociale, un progetto innovativo realizzato anche grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino, della Fondazione Compagnia di Sanpaolo e di Banca d’Italia, da Torino Social Impact, una piattaforma aperta a cui hanno aderito oltre 250 realtà tra imprese, istituzioni, operatori finanziari e soggetti del terzo settore.  

 

Come funziona la Borsa

La prima quotazione simulata, avviata nel 2022, si è già conclusa e ha visto coinvolte 8 imprese italiane con un profilo diversificato in termini di assetto societario, forma giuridica, settore di attività e dimensione: PMG Italia S.p.A. Società Benefit, Reynaldi Srl Società Benefit, Cooperjob SpA, Coopselios, Slowfood Promozione Srl, Società Benefit, Cooperativa Sociale Quadrifoglio, Anteo, AEGCoop. Alla preparazione del documento di ammissione per l’accesso ai mercati hanno lavorato 150 professionisti, definendo un’ipotesi di quotazione sia su mercati azionari che obbligazionari. La simulazione ha inoltre previsto l’individuazione di strategie d’impatto e le relative metodologie di misurazione costruite con un approccio tailor-made, volte a rappresentare le tipicità di ogni impresa. Mentre un gruppo di lavoro dedicato si è occupato dell’analisi delle complessità tecniche legate all’emissione di azioni lucrative da parte di società cooperative.

 

Lo studio di fattibilità 

Realizzato nel 2019 con lo scopo di verificare le condizioni di fattibilità della creazione di una Borsa dell’Impatto Sociale, lo studio ha visto il coinvolgimento di diversi attori quali, per esempio, il Centro Internazionale di Ricerca sull’impatto sociale Tiresia del Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e l’Università di Torino. Include un benchmark con le principali esperienze presenti in ambito internazionale, l’analisi del sistema della domanda e dell’offerta, l’identificazione dei requisiti di accesso e dei relativi processi di controllo e la definizione del modello di sostenibilità finanziaria. In particolare sono state analizzate le migliori pratiche internazionali di Borse Sociali esistenti, individuandone le caratteristiche principali, i punti di forza e di debolezza. 

 

Le sfide future

Il Comitato Promotore per la Borsa dell’Impatto Sociale si è già messo a lavoro per sviluppare i prossimi obiettivi. Prima di tutto occorrerà coinvolgere altre imprese, appartenenti sia all’economia sociale “tradizionale” (rappresentato in larga maggioranza dal settore cooperativo) sia in quella “potenzialmente a impatto” (costituito dalle imprese ibride, come le benefit, e dalle imprese pubbliche o quasi-pubbliche). Successivamente sarà necessario cercare investitori tra quelli “socialmente orientati”. Infine, dimostrata la fattibilità, bisognerà costruire l’infrastruttura di mercato, definendo il modello di business, chiarendo le regole di funzionamento, individuando un soggetto gestore ed attirando gli attori del mercato con una proposta di valore convincente.

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