Creare una collaborazione tra i professionisti italiani all’estero (i tanti “cervelli” che esportiamo) e i talenti e le aziende che invece decidono di investire energie e soldi in Italia.
La Fonderia dei Talenti è un social per professionisti che nasce dalla collaborazione tra la politica, privati cittadini e aziende.
Ce ne parla il project manager, Lorenzo Pompei, 39 anni, talento tornato in Italia dopo una lunga esperienza all’estero presso una banca americana.
Come funziona?
Ci rivolgiamo a professionisti e aziende. I talenti, sia che vivano all’estero che in Italia, si iscrivono. Le aziende che sono interessate a loro per una collaborazione possono contattarli e scaricare i loro profili professionali. Esempio? Un’azienda marchigiana che ha bisogno di esportare a Singapore può contattare un professionista che vive lì e chiedere una consulenza. Ma anche un giovane che vuole trasferirsi in Canada può contattare un italiano che lavora lì e chiedere consigli su come muoversi».
Come nasce l’idea?
Lo scopo è, innanzitutto, dare visibilità alla legge 238/2010 che offre vantaggi fiscali ai talenti che dall’estero tornano a lavorare in Italia. Una norma molto vantaggiosa, ma poco conosciuta. Poi abbiamo pensato di creare uno strumento che permettesse ai professionisti italiani che lavorano fuori dai confini nazionali di dare un loro contributo allo sviluppo dell’Italia, mettendo le loro competenze a servizio di aziende e giovani».
Come l’avete finanziata?
Con l’appoggio di aziende come Microsoft, Unicredit e donazioni di privati. In totale circa 30mila euro serviti allo sviluppo della piattaforma».
Come è stata accolta e come la promuovete?
Abbiamo 500 iscritti oggi. Stiamo comunicando l’iniziativa principalmente attraverso la stampa e le organizzazioni di professionisti italiani residenti all’estero. Tra poco partiremo con una promozione sui social network».
INFO: http://www.lafonderia.org/
Giancarlo Donadio