La metropoli di New York ha deciso di rafforzare la sua politica sulla sicurezza digitale imponendo restrizioni all’uso della popolare applicazione di social media, TikTok. Nelle ultime ore, la notizia che la città ha bandito l’uso di TikTok sui dispositivi di proprietà municipale ha creato onde d’urto tra gli appassionati di tecnologia e gli utenti dei social media.
Il 16 agosto, il comando centrale per la cybersecurity, il Cyber Command, ha emesso una dichiarazione affermando che TikTok “costituiva un pericolo per la sicurezza delle infrastrutture digitali della città”. In risposta a ciò, l’amministrazione comunale di New York ha prontamente ordinato ai suoi dipendenti di eliminare l’applicazione dai loro dispositivi di lavoro e di astenersi dal visitare il sito web ufficiale di TikTok.
Un rappresentante ufficiale della città ha dichiarato: “Nonostante i social media abbiano giocato un ruolo cruciale nel facilitare la connessione tra i cittadini di New York e l’amministrazione comunale, è imperativo garantire che queste interazioni avvengano in un ambiente sicuro e protetto”.
Sottolineando l’importanza della decisione, l’amministrazione ha fatto riferimento alle raccomandazioni dell’Office of Management and Budget degli USA, che sconsiglia l’utilizzo di TikTok sui dispositivi governativi. Inoltre, una legge federale emessa all’inizio dell’anno in corso ha ulteriormente messo in discussione la legittimità dell’app.
È interessante notare che, come riportato dal Times Union, lo stato di New York aveva già preso una posizione simile contro TikTok nel 2020. Sebbene alcune agenzie di pubbliche relazioni avessero ricevuto permessi speciali per utilizzare l’app a fini promozionali, ora la decisione della città si allinea strettamente con la politica statale.
Nel contesto più ampio, il Congresso degli Stati Uniti ha esercitato pressioni per mettere al bando TikTok su scala nazionale negli ultimi tre anni, citando preoccupazioni riguardo alla possibilità che ByteDance, la società madre di TikTok, potesse abusare delle informazioni degli utenti per scopi di spionaggio. Sebbene una legge unificata non sia stata ancora ratificata, molti stati hanno intrapreso azioni individuali per limitare l’app sui dispositivi governativi. In particolare, il Montana ha adottato una politica ancor più severa, con il governatore Greg Gianforte che ha firmato una legge che proibisce completamente l’app all’interno dello stato. Questa mossa ha scatenato proteste da parte degli utenti e da ByteDance, che hanno intentato una causa legale contro lo stato del Montana, affermando che tale divieto viola il primo emendamento relativo alla libertà di espressione. Con questo precendente, resta da vedere se altri stati seguiranno l’esempio del Montana nei mesi a venire.
A livello globale sono molti i paesi che hanno vietato ai dipendenti statali o ai parlamentari l’utilizzo di Tik Tok; tra questi Nuova Zelanda, Regno Unito, Belgio, Danimarca, Canada e, non da ultima, l’Unione Europea che impedisce ai suoi 30 mila dipendenti di utilizzare l’applicazione.