Anche in Italia arriva Nextdoor, un social network di quartiere, utile in città, che permette agli utenti di connettersi con il vicinato, fare amicizia o scambiare informazioni. Ad ogni quartiere la sua community online, con accesso riservato ai soli residenti.
Funziona così: crei un account, inserendo i tuoi dati o utilizzando il codice invito spedito da un vicino, verifichi il tuo indirizzo e pubblichi un messaggio di presentazione. Se ancora non esiste la pagina del tuo quartiere, puoi crearla e invitare i vicini.
«Sebbene la tecnologia consenta a un numero sempre maggiore di persone di connettersi virtualmente da ogni parte del mondo, è un desiderio comune quello di rafforzare i legami nella vita reale che si traducono in interazioni, esperienze significative e in una vita sociale più ricca» spiega Nirav Tolia, co-founder e Ceo di Nextdoor. Anche per Amedeo Galano, Head of Community per l’Italia, il social è utile per «instaurare relazioni più profonde all’interno del proprio quartiere, sia online che offline». Gli utenti usano l’app per cercare una babysitter o un idraulico di fiducia, farsi aiutare a trovare un animale smarrito o organizzare aperitivi per conoscere i nuovi vicini.
L’idea è nata negli Stati Uniti, nel 2011. I fondatori sono Nirav Tolia, imprenditore texano, con una laurea a Stanford e un passato in Yahoo!, e Sarah Leary, ex manager di Microsoft. Dal 2016 hanno lanciato il social anche in Francia, Regno Unito e Paesi Bassi, arrivando a connettere più di 200mila quartieri. In Italia, l’app e il sito contano circa 350 quartieri e 30mila utenti. Da dove arrivano i guadagni? Finora Nextdoor ha raccolto più di 250 milioni di dollari di investimenti. Da poco ha iniziato a testare i contenuti sponsorizzati postati da aziende e gli annunci di agenzie immobiliari.
Info: https://it.nextdoor.com/