nonny vaccaro

«Ho inventato Nonny, il videotelefono per i nonni. Tocchi la foto e chiama». Sorgenia compra 100 pezzi e li dona. Ed è boom di richieste

Di
Redazione Millionaire
9 Aprile 2020

Ha inventato Nonny, un tablet che permette agli anziani di fare videochiamate semplicemente toccando le foto sul display. Non ci sono i nomi, non ci sono i numeri, non c’è il menù. Less is more. Resta sempre acceso. Il nonno tocca la foto che vede sul display e parte la chiamata. E quando il tablet riceve una chiamata, dopo 3 squilli risponde automaticamente. Non va caricato, non va mai in stand-by. Lui ha fatto da solo. Sorgenia se ne innamora e gli compra 100 pezzi da donare ai nonni dei suoi clienti.

Lui si chiama Michele Vaccaro, ha 53 anni, è un informatico, da sempre nel settore IT. Oggi si occupa di intelligenza artificiale per una multinazionale canadese. Innamorato del computer fin da ragazzino («a 8 anni ho creato il primo programma per giocare a ping pong»), inventa Nonny per rispondere a un suo problema personale.

Tre anni di lavoro per risolvere un problema personale

«Vedevo i miei familiari chiudersi, prima mio suocero poi mia madre, incapaci di usare gli smartphone, senza nessuna connessione con la vita che per loro è rappresentata da figli e nipoti. Mia mamma guardava quella fetta di silicio con sopra il vetro che per noi è un iPad e pensava fosse un tagliere. Ho iniziato a pensare a come risolvere il problema. Non bastava un’App. Ho fatto molte prove ma nessuna andava a bene. Ci voleva un dispositivo specifico. Un giorno, guardando mia madre che accarezzava una foto e le parlava, ho avuto l’illuminazione. In quel momento è nato Nonny, che io definisco un dispositivo (hardware e software) per chi non è in grado di usare lo smartphone».

Vaccaro si mette subito al lavoro. Cerca online sistemi di videochiamata, non li trova. Fautore della specializzazione, ex startupper («nel 1999 ho fondato Adhoc Consulting, un fallimento di successo») inizia a pensare a come fare. «Mi sono intrippato da morire». Impiega 3 anni, disegna un0interfaccia utente, cerca una software house nella Silicon Valley d’Europa, i Paesi dell’Est. Trova in Romania quella che lui definisce un’azienda straordinaria. Poi con l’aiuto di una designer house disegna la cornice. E a quel punto inizia a bussare alle porte di un gigante: Lenovo.

«Non ero nessuno. Ero un microbo di fronte a un gigante, ma ci credevo. Mi sono presentato. Ho questo progetto: mi aiutate? Sono stato ascoltato».

L’incontro con la nonna più famosa del Web

Così Vaccaro investe tutto il suo tempo libero e tutti i suoi risparmi. Non dorme per tre mesi per cercare il nome giusto, che poi arriva così improvvisamente una mattina: Nonny con la Y. Eureka: il 2 ottobre 2019, giorno della Festa dei Nonni, presenta il suo dispositivo. In magazzino ne ha 200. È un prodotto nuovo, nessuno lo conosce, Vaccaro ha davanti una sfida. E, segno del destino, sarà poi una nonna a dargli una mano. Conosce l’influencer Licia Fertz, 90mila follower su Instagram, la nonna più famosa del Web. Va a trovarla e le porta un nonny. Fanno una story.

Intanto arriva il Coronavirus. Gli anziani sono sempre più soli in casa, nelle case di riposo che in quei giorni, per rispetto del Decreto, iniziano a bloccare le visite degli ospiti, negli ospedali. Sono quasi 14 milioni gli anziani in Italia che in questo momento sono più a rischio sia per la diffusione del contagio sia per la sofferenza legata alla solitudine (dati Nielsen). Vaccaro capisce che è il momento di fare qualcosa. Lo regala alla case di cura di Monza, abbassa il prezzo al pubblico a 299 euro (anziché 399) e cerca un modo di farlo conoscere. Gli torna in mente Nonna Licia. E a quel punto la storia svolta.

Così Sorgenia mi ha scoperto e ha deciso di donare 100 tablet

«Abbiamo fatto una diretta molto divertente: 1800 persone erano collegate. Tra queste c’è una dipendente di Sorgenia che vede il Nonny e pensa sarebbe perfetto per un’iniziativa di solidarietà». Ne parla internamente e a tutti l’idea piace molto: è un modo concreto di dare un contributo in un momento difficile per il Paese. «Sono stato chiamato in un board meeting. Un lungo tavolo da riunioni, una persona a due metri dall’altra. Mi sono presentato con mascherina e il Nonny sottobraccio. In azienda si innamorano del progetto e decidono di sostenerlo. Sorgenia è un’azienda straordinaria che mette la tecnologia al servizio delle persone, soprattutto di quelle più deboli. Me ne hanno comprati 100 immediatamente. Hanno chiesto ai loro clienti: avete un’ultraottantenne che potrebbe aver bisogno di Nonny? La risposta è stata immediata e sorprendente: in 4 ore abbiamo esaurito tutti i dispositivi.

200 pezzi già pronti

Così Vaccaro torna a casa e in lockdown, con trasporti in tilt, aziende che producono a ritmi ridotti, si rimette al lavoro. Giorno e notte, altri 200 pezzi saranno pronti dopo Pasqua.

«Sono un sognatore. Questa è la mia impresa ma ho un’anima. Sento di gente che muore senza poter salutare i propri cari e mi struggo. Le case di riposo hanno sospeso le visite degli ospiti. Nonny può cambiare la vita a migliaia di persone anziane. Cerco qualcuno che mi acceleri… una grande azienda, un ente governativo. E ai più giovani dico: non abbiate mai paura di rompere le palle a un grande gruppo. Con l’idea giusta si può arrivare lontano. Basta crederci».

Eleonora Chioda

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