Francia in prima linea
La Francia si è posta come obiettivo la creazione della prima “generazione senza tabacco” entro il 2032. In questa visione, il governo francese ha deciso di vietare le sigarette elettroniche usa e getta dal 2025. Queste misure fanno parte di una strategia più ampia che comprende anche la prescrizione di farmaci sostitutivi della nicotina per aiutare i fumatori a smettere.
Australia e Nuova Zelanda seguono l’esempio
Simili iniziative sono state adottate in Australia, dove le importazioni di sigarette elettroniche usa e getta saranno vietate da gennaio, con l’obiettivo di arginare la loro popolarità in crescita tra i giovani. La Nuova Zelanda, dopo aver introdotto misure restrittive, sta però ora valutando la possibilità di abrogare alcune delle sue normative antifumo.
L’Italia sceglie un approccio alternativo
A differenza di questi paesi, l’Italia non sta considerando un divieto diretto delle sigarette elettroniche usa e getta. Invece, ha intrapreso un’iniziativa di riciclo: un accordo tra Logista Italia, la Federazione Italiana Tabaccai e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha istituito punti di raccolta in 60.000 tabaccherie per il ritiro di sigarette elettroniche esauste. Questa misura mira a ridurre l’impatto ambientale di questi prodotti e a sensibilizzare sul loro smaltimento corretto. Ogni paese sta adottando approcci diversi, ma l’obiettivo comune rimane quello di salvaguardare la salute pubblica e ridurre l’impatto ambientale del fumo in tutte le sue forme.