Oggi inizia il RiminiWellness, tra fitness e benessere anche un’area dedicata alle startup

Oggi inizia il RiminiWellness, tra fitness e benessere anche un’area dedicata alle startup

Di
Alessandra Litrico
1 Giugno 2023

Il settore del fitness negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita, il 16% in più rispetto al 2021. Segnale positivo per il futuro lo dà anche il RiminiWellness, evento dedicato all’ecosistema del mondo wellness organizzato da Italian Exhibition Group, dall’1 al 4 giugno al polo fieristico di Rimini. Quest’anno, poi, c’è una novità molto importante: sarà adibita un’area per le startup che si occupano di tecnologia e fitness. 

 

L’area dedicata alle startup italiane

RiminiWellness presenterà l’area “Innovation Ideas” e il progetto WeSportUp, il primo acceleratore interamente dedicato allo sport e al benessere, parte della rete nazionale di acceleratori di CDP Venture Capital, che collabora con le migliori startup globali. In quest’area dedicata, le startup italiane avranno ampio margine per presentare pitch alle aziende e accendere i riflettori sui temi centrali del settore, come innovazione, opportunità di impresa e lavorative.

 

I numeri del fitness

Ogni anno, 18 milioni di persone frequentano oltre 5 mila impianti sportivi, tra cui palazzetti dello sport e piscine, mentre 5,5 milioni si sono iscritte nelle 5 mila palestre italiane, in particolare, per ragioni legate alla socializzazione. Il fatturato complessivo? Oltre 10 miliardi di euro, con un indotto di 25 miliardi, equivalenti all’1,6% del Pil. Gli italiani spendono in media 458 euro per tenersi in forma e per il benessere personale, una cifra che sale fino ai 483 euro per coloro che scelgono di iscriversi in palestra, in piscina o presso i centri sportivi.

La spesa è destinata ad aumentare e raggiungere 600 euro, laddove si dovessero confermare tutti i pronostici, complici l’inflazione e la voglia sempre maggiore di prendersi cura di sé. Fuori dai confini, la Finlandia è la nazione più sporty, con il 71% di iscritti in palestra, seguita da Lussemburgo e Olanda. L’Italia ricopre il diciottesimo posto, con il 38% di persone che praticano sport sul totale della popolazione. Siamo sotto la media europea per mancanza di tempo, voglia e costi eccessivi. Gli utenti attivi dichiarano, per il 43%, di voler migliorare la propria forma fisica, ma soprattutto, di voler socializzare. Ecco perché l’83% afferma che le attività online non sono in grado di sostituire del tutto un istruttore. Un quadro emerso dal sondaggio lanciato dall’International Fitness Observatory (IFO) e promosso dalla fiera di Rimini.

 

Come favorire la ripresa del settore

Lo studio IFO verrà presentato durante la RiminiWellness nei prossimi giorni e fornirà delle risposte molto interessanti su come stimolare il rilancio del mondo fitness, in attesa dell’entrata in vigore della Riforma dello Sport in Italia, prevista per giugno. Le sinergie principali, mostra lo studio, contemplano il settore della salute. I centri sportivi italiani vedono una grande opportunità nell’incontro tra i due mondi, dato che per l’80% dei partecipanti si tratta di una partnership importante.

Per il 71,2% occorre interagire con il mondo scolastico, per accrescere la cultura del fitness, mentre per il 70,4% è necessario offrire agevolazioni per la terza età e per chi soffre di patologie. Per gli addetti ai lavori si deve garantire la presenza di uno staff sempre più aggiornato (69,4%) e gli utenti vanno incentivati con agevolazioni, benefit e pacchetti rientranti in una sorta di “bonus wellness” (68%). Marketing e comunicazione per invogliare le utenze, infine, potrebbero contribuire in larga misura allo sviluppo del settore secondo il 57% dei chiamati in causa. 

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