Finalmente OpenAi ci penserà su prima di darci una risposta.
OpenAI ha annunciato il lancio di nuovi modelli di intelligenza artificiale che promettono di essere in grado di ragionare, segnando un passo cruciale verso l’ottenimento di una cognizione simile a quella umana nelle macchine. Questi modelli, denominati “o1”, sono progettati per risolvere problemi complessi in matematica, programmazione e scienze, rappresentando un ulteriore progresso nello sviluppo tecnologico dell’IA.
I nuovi modelli sono ora integrati nel prodotto ChatGPT Plus e sono destinati principalmente a scienziati e sviluppatori. Secondo OpenAI, i modelli “o1” hanno superato ampiamente quelli precedenti, come GPT-4o, ottenendo l’83% in un esame di qualificazione per le Olimpiadi Internazionali di Matematica, rispetto al 13% del modello precedente.
Mira Murati, Chief Technology Officer di OpenAI, ha sottolineato che questi modelli offrono nuove opportunità per comprendere il funzionamento dell’intelligenza artificiale, consentendo di osservare passo dopo passo il processo di pensiero del modello. I modelli utilizzano una tecnica chiamata “apprendimento per rinforzo”, che consente loro di analizzare le domande in modo più approfondito e di esplorare strategie diverse per trovare le risposte corrette.
Tuttavia, questo approccio richiede più tempo, rendendo questi modelli più costosi rispetto ai precedenti, ma anche più affidabili e sofisticati. Mark Chen, ricercatore principale del progetto, ha dichiarato che i modelli sono in grado di correggere i propri errori, migliorando così la qualità delle risposte.
Secondo esperti del settore, insegnare alle macchine a ragionare passo dopo passo è una tappa fondamentale verso l’intelligenza artificiale generale (AGI), ovvero macchine con capacità cognitive simili a quelle umane. Tuttavia, Yoshua Bengio, esperto di IA e vincitore del prestigioso Premio Turing, ha avvertito che il rischio di abuso di queste tecnologie è crescente.
OpenAI ha dichiarato di aver potenziato i propri test di sicurezza, collaborando con istituti specializzati nel Regno Unito e negli Stati Uniti per garantire che l’uso di questi modelli avvenga in modo responsabile.
Nei prossimi anni, si prevede che questi avanzamenti daranno una spinta decisiva al progresso dell’intelligenza artificiale.
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