Personal Jobbing, consigli per promuoversi sul Web

Di
25 Marzo 2013

Personal Jobbing è un manuale di suggerimenti rivolto a chi usa la Rete per promuoversi. Autori: Alessandro Rimassa, 38 anni, scrittore e giornalista, direttore di IED Managament Lab, ed ex conduttore su La3 di Generazione S (leggi qui un il suo intervento sul nostro sito).
E Mario Pellizzari, giornalista di Repubblica e docente presso lo IED.
Il libricino è scaricabile gratuitamente con un tweet.

A raccontarci di più Alessandro Rimassa, che abbiamo intervistato.

Su quali caratteristiche bisogna puntare per farsi notare nel mare della Rete?

Oggi dobbiamo tornare a sognare, a costruire la nostra vita su quelli che sono degli obiettivi davvero personali. Quindi non c’è qualcosa da fare per farsi notare: sarebbe inutile. Conta costruire una coerenza personale e professionale in linea con le nostre aspettative. Il Web è un mezzo, non il fine. Serve per realizzare qualcosa di concreto, non per mettersi in mostra».

Come nasce Personal Jobbing?

È partito come un corso, un insieme di counseling, storytelling e personal branding. Mario Pellizzari e io, osservando gli studenti di IED, ci siamo resi conto che avevano bisogno di aiuto nel focalizzare i propri obiettivi e nel comunicarli. Essere bravi nel proprio campo oggi non basta, serve farlo sapere in modo accattivante. Così è nato il corso e da lì il libro».

A chi si rivolge la lettura del manuale?

Il manuale si rivolge a tutti i lavoratori, giovani o meno, impiegati o manager. Sono consigli utili da mettere in pratica da subito per migliorare la propria storia professionale».

3 cose da fare e 3 cose da non fare per usare i Social in modo costruttivo e intelligente …

[blockquote align=”center” variation=”teal”]Parto da quelle da non fare. 1) Non siate asfissianti, specie su LinkedIn, utilizzatelo ma non chiedete connessioni a tutti a casaccio; 2) Evitate di scrivere in privato su Twitter o Facebook a qualcuno con cui vorreste lavorare se non avete una reale richiesta o proposta; 3) Non siate noiosi, su Facebook si pubblicano le foto personali, non c’è nulla di male a far vedere che si è andati a un festa.

E ora quelle da fare. 1) Siate coerenti, non costruite immagini diverse da voi da un social network a un altro; 2 Siate sinceri, non inventatevi cose, in Rete emerge sempre la verità; 3) Siate attivi, avere profili sui social e non usarli è peggio che non averli».[/blockquote]

È possibile creare un forte brand di se stessi senza un importante investimento economico?

Sì, grazie alla Rete è possibile. Ma il personal branding non è un subito e ora, necessita di tempo e impegno. Costanza, soprattutto. Quindi si devono avere obiettivi chiari e perseguirli nel tempo».

Giancarlo Donadio

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