È il padre del marketing moderno, un guru per intere generazioni di manager.
I suoi libri sono pietre miliari studiati nelle università di tutto il mondo.
Il più importante è Marketing Management (prima edizione nel 1967), riconosciuto come uno dei più autorevoli testi in materia. Lui è Philip Kotler, classe 1931, e la sua azienda Kotler Impact aprirà in Italia una business school insieme a Weevo, società benefit impegnata nel marketing digitale.
Si chiama Kotler-i Carboni Business School (KCBS). Nasce con l’obiettivo di traghettare le imprese italiane verso il marketing sostenibile e virtuoso.
Qui si imparerà cos’è e come si mette in pratica il marketing a impatto.
«Il marketing deve cambiare per allinearsi con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile» ha dichiarato Philip Kotler.
«Abbiamo una visione per i prossimi dieci anni: educare imprenditori, manager e talenti a creare un mondo migliore attraverso il marketing».
Il primo Executive Master dal titolo “Impact Marketing” inizia il 5 ottobre e ha come docenti proprio Kotler e Gabriele Carboni, cofondatore di Weevo e Direttore di KCBS.
I partecipanti impareranno attraverso un formato ibrido che unisce la versatilità del digitale alle possibilità di relazione tipica dei corsi in presenza.
La sede di KCBS è nel metaverso, per tracciare un solco verso il futuro. Kotler ha scelto Olimaint come partner per la creazione di uno spazio virtuale dedicato non solo alla nuova business school, ma a un più ampio centro di eccellenza, “The Impact Center”.
Ospiterà anche il “Philip Kotler Center of Excellence in Marketing”, il “Peter Drucker Center of Excellence in Management”, l'”Adriano Olivetti Center of Excellence in Leadership” e il “Giovanni Nicolini Center of Excellence in Virtual Reality”.
La KCBS nasce per raccontare la visione del marketing dei prossimi cento anni. Kotler e Carboni pensano al nuovo marketing come a un processo strategico che coinvolge tutti gli stakeholder nella generazione di un impatto positivo, che ha come risultato il profitto.
«Le organizzazioni che vanno oltre la mera vendita di prodotto entrano in sintonia con gli ideali dei loro clienti e generano relazioni più profonde» ha detto Carboni.
«In questa prospettiva l’impresa non è più solo ‘fabbrica di profitto’ ma diventa strumento del cambiamento economico, culturale e sociale, riportando il bene comune e la persona al centro. Chi non abbraccia questo rinnovamento è destinato a pagarne le conseguenze». Info: kcbs.academy