Grazie all’intelligenza artificiale adesso è possibile donare la propria voce a persone con difficoltà vocali. A renderlo possibile è stato Voice for Purpose, un progetto reso possibile dai recenti progressi nella generazione di voci artificiali.
L’obiettivo è quello di restituire una voce espressiva a persone con disabilità vocali. Attraverso un portale web costruito da Translated, ognuno può registrare la propria voce e metterla a disposizione di chi ne ha bisogno. La piattaforma è disponibile in cinque lingue e permette di scegliere il modello vocale preferito basato su caratteristiche come età, sesso e lingua.
La tecnologia di Voice for purpose
Voice for purpose è nata da un’intuizione di Pino Insegno, insieme alla collaborazione di tre organizzazioni: Translated, Nemo Lab e Università Campus Bio-Medico, tre società impegnate nel settore medtech e servizi linguistici applicati all’intelligenza artificiale. Attraverso una tecnologia basata su modelli vocali addestrati da un motore di sintesi neurale, Voice for purpose è in grado di generare un parlato con prosodia, ritmo e tono naturali. Si tratta di una tecnologia già utilizzata in progetti di doppiaggio che può generare una voce artificiale dal tono estremamente naturale in solo un’ora di registrazione. Il modello vocale può essere poi utilizzato su smartphone, computer e dispositivi di advance audio coding (Aac).
Con il videomessaggio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il progetto è stato presentato anche nella sede italiana del Parlamento europeo. Nella fase pilota ha visto il coinvolgimento dell’Associazione italiana per la SLA (Aisla) con la partecipazione di 12 utenti e oltre 250 donatori. “È incredibile vedere come le voci di intelligenza artificiale che sviluppiamo, aiutino le persone a comunicare tra di loro – ha dichiarato Fabio Minazzi, direttore dell’audiovisual di Translated -. Far funzionare questo progetto richiede la capacità di scalare sulle voci artificiali, per soddisfare esigenze di persone in condizioni diverse. Nel complesso, siamo orgogliosi di offrire le nostre conoscenze e la nostra potenza di calcolo a questa iniziativa che contribuisce alla qualità della vita delle persone”.
Una grande dimostrazione di come l’intelligenza artificiale possa andare ben oltre i chatbot. Ognuno può dare il proprio contributo e Translated invita tutti a donare la propria voce alla libreria di Voice for purpose. Il processo di registrazione per un campione vocale richiede solo pochi minuti, ma grazie a questo piccolo impegno temporale, sarà possibile agevolare la capacità comunicativa e le interazioni sociali di persone con disabilità vocali.
