Milena Origgi è un’executive speaker vocal coach. Lombarda, vive e lavora negli Usa, seguendo allievi in tutto il mondo, con lezioni in diverse lingue. Il suo metodo aiuta a trovare la propria voce autentica. Ne parla ne La via della voce. Nascondere un segreto sulla bocca di tutti.
Perché la voce è così importante, oggi?
«La voce ha da sempre un’importanza fondamentale nelle relazioni interpersonali. Le forme di comunicazione “sociale” statica si sono evolute più per motivi di praticità tecnica che di efficacia. Le immagini e i video sono diventati quindi strumenti di comunicazione immediata, ma non interattiva. A tutti sarà capitato di essere fraintesi a causa di un messaggio scritto. Usando la voce e le orecchie, i feedback sono immediati ed è possibile correggere la comunicazione istantaneamente. Questo presuppone che le persone abbiano sviluppato nell’arco della loro vita sufficienti esperienze di ascolto e capacità di gestione della voce, cosa molto carente, soprattutto nelle nuove generazioni».
Il suo metodo può aiutarci nella vita e nelle nostre attività?
«Il mio metodo, cui lavoro da più di 30 anni, l’ho battezzato Inborn Voice, perché aiuta le persone a riappropriarsi delle proprie capacità espressive e a trasmettere agli altri con disinvoltura emozioni, entusiasmo e idee. Sempre più persone “vivono” ansia e bassa autostima, quando devono parlare. Il mio approccio al vocal coaching è radicalmente diverso da quello che da oltre un secolo privilegia l’aspetto tecnico della fonazione (esercizi per il respiro, uso del diaframma, voce in gola, in testa, in gabbia, ndr).
Le emozioni sono la fonte più importante di ogni comunicazione. Aiuto le persone a liberare la loro naturale espressività vocale, rimuovendo abitudini e vizi acquisiti che impediscono o alterano la comunicazione. Da subito inizia per loro una spirale positiva di eventi. Infatti se dapprima erano abituati a ricevere feedback negativi, poco a poco iniziano a esprimersi empaticamente e a ottenere piccoli successi, che accrescono l’autostima e migliorano anche la comunicazione. La vita sociale e lavorativa rifioriscono. Per questo approccio, negli Stati Uniti mi hanno ribattezzata “Guru della voce”. Il mio lavoro non ha nulla a che fare con il “public speaking”, dove si parla di imitazione, recitazione e programmazione e non di naturalezza».
Consigli a chi lavora con la propria voce?
«Valutare se si soffre di qualche problema vocale o di comunicazione. I sintomi più comuni sono salivazione azzerata, nodo alla gola, fiato corto, sudorazione, stato confusionale, raucedine o abbassamenti di voce, ma altri sono più insidiosi. Molti non si riconoscono o non amano la propria voce. Ammettere e risolvere i propri punti di debolezza, può dare una svolta alla carriera».
Cosa suggerisce a un autore che vuole leggere il proprio audiolibro o un podcast?
«Il miglior libro del mondo, letto con una voce inadatta apparirà un flop. Un libro scarso di contenuti, letto con una voce intrigante, apparirà un capolavoro. Evitate la “voce impostata”. Una voce poco espressiva e sconnessa dalle emozioni annoia e disperde l’interesse anche dell’ascoltatore più fedele. Registrate solo quando siete in sintonia con emozioni in grado di risuonare con i contenuti da trasmettere».
Quando costa un suo corso base? Si può seguire a distanza?
«Sono stata una pioniera delle lezioni online, ma lavoro sempre di persona, sconsiglio di seguire corsi preregistrati e privi di interazione. Generano vocalità tutte identiche e prive di personalità. Parto da un primo incontro di valutazione. Non perdo tempo a insegnare ciò che non serve. Si prenota per 120 euro, la lista di attesa è di un paio di settimane. Da lì si può partire con lezioni individuali, 10 o 20. Ci sono anche corsi di gruppo per la socializzazione e il team building».
La voce è al centro della sua impresa?
«La voce per me è vita, non solo un lavoro. Ho fondato Inborn Voice a Milano, l’ho portata a Londra in seguito a forti richieste dei miei clienti e il successo ottenuto mi ha permesso di aprire anche uno studio a Boston. Il mio lavoro si divide tra lezioni one-to-one e i corsi di vocal coaching presso aziende. Collaboro con istituzioni di ricerca, scuole di business e università. Ogni anno realizzo workshop in città come New York, Los Angeles, Parigi, Londra e Milano. Organizzo retreat in luoghi esclusivi tra cui Hakone (Giappone), Galapagos (Ecuador) e Sirmione. Infine realizzo podcast e video che rilascio sulle varie piattaforme come Patreon, YouTube e Spotify».
In Italia è possibile creare un’attività di vocal coaching? Magari collaborando con lei?
«Certo, continuo a lavorare anche nel mio studio di Milano e gran parte dei miei clienti sono italiani. Ovviamente bisogna avere in sé una vera dote naturale, non tutti hanno la capacità di cogliere le vibrazioni e la sfumature della voce. Sono sempre aperta alle collaborazioni e felice di partire con nuove attività. Formerò nuovi vocal coach in grado di operare con il metodo Inborn Voice». Info: www.inbornvoice.com
Tratto dall’articolo Voce Evolution pubblicato su Millionaire di marzo 2021.