L’hanno ribattezzato l’Airnb dei rifugiati. Refugees Welcome è un portale che mette in contatto i rifugiati con privati disposti ad ospitarli.
L’idea appartiene a quattro trentenni tedeschi (Golde Ebding, Mareike Geiling, Jonas Kakoschke e Lena Grote) che con quest’iniziativa no profit vogliono trovare una piccola risposta al dramma dell’immigrazione.
Il portale conta 800 iscritti e ha già offerto ospitalità a una trentina di profughi in fuga da Afghanistan, Burkina Faso, Mali, Nigeria, Pakistan, Siria: «Tutto è nato da una discussione tra amici, nella quale parlavamo della situazioni drammatica dei richiedenti asilo in Germania, come in altri Paesi europei. Abbiamo pensato che offrendo una casa sarebbe stato più facile per loro imparare la lingua e trovare un lavoro, rispetto al soggiorno in un centro di accoglienza» spiega Geiling che per lavor aiuta i richiedenti asilo nelle pratiche burocratiche.
Tra le persone che hanno scelto di mettere a disposizione i loro appartamenti ci sono carpentieri, consulenti, casalinghe, single o coppie sposate con una fascia di età tra 21 e 65 anni. Si iscrivono al sito, descrivono le condizioni dell’appartamento e vengono messi in contatto con il rifugiato per un periodo di ospitalità che parte da un minimo di tre mesi. I costi dell’affitto vengono coperti da micro donazioni attraverso il sito oppure aiuti economici di programmi di social welfare:
«Abbiamo ricevuto richieste per espandere l’iniziativa da Paesi come la Grecia, Portogallo, Scozia, Australia e Stati Uniti. Siamo sorpresi dalla voglia che la gente ha di aiutare chi ne ha bisogno» spiega un altro dei fondatori James Kakoschke che ha messo il suo appartamento a disposizione di Bakari, 39enne rifugiato del Mali:
«Passiamo le giornate a parlare. Io conosco di più sul suo Paese, mentre lo aiuto a imparare il tedesco. Così avrà più chance di ottenere un permesso di lavoro».
Giancarlo Donadio