Impazza il food porn, la pulsione a fotografare il cibo nel piatto e postare le foto sui social. Così Dirty Bones, a Londra, cavalca questa tendenza.
«Facciamoci un selfie. E fotografiamo quello che mangiamo». Accanto alla smania dell’autoritratto, c’è un’altra mania che imperversa, complici i social, Instragram e Facebook in testa. È il food porn, la pulsione a fotografare il cibo nel piatto, al ristorante o altrove, e a postare l’immagine, per fare incetta di like.
Se si lancia la ricerca “foodporn” su Instagram, i post che risultano sono quasi 129 milioni! Cavalca questa tendenza un ristorante di Londra, che ha già quadruplicato i locali in città. Si chiama Dirty Bones. Punta sulla cucine e i cocktail in stile newyorkese, e sullo “scatto al piatto”, che impazza tra i clienti. Tanto che il personale fornisce a richiesta e gratis un “Foodie Instagram Pack“, per migliorare la qualità delle foto: luce a Led, caricatore portatile, lenti grandangolo a clip e bastone da selfie a treppiedi.
«I clienti del Dirty Bones sono attivi sui social» ha dichiarato Cokey Sulkin, fondatore e direttore del Dirty Bones, in un’intervista all’Evening Standard. «Questo ci spinge a inventare di continuo piatti e cocktail che non siano solo deliziosi, ma anche visivamente attraenti. E aiutiamo i clienti a immortalare lo scatto perfetto».
Già le foto del menù e nel sito aziendale sono lussuriose: questo è il primo gancio per i clienti, per stimolare prenotazioni. Da imitare.
Info: http://dirty-bones.com