Saetta, il primo cane robot ad entrare in servizio con l'Arma dei Carabinieri
Foto Saetta robot © Carabinieri

Saetta, il primo cane robot ad entrare in servizio con l’Arma dei Carabinieri

Di
Redazione Millionaire
26 Dicembre 2023
Un nuovo eroe a quattro zampe arriva in Italia. Saetta, il primo cane robot ad entrare in servizio con l’Arma dei Carabinieri. Saetta non è un semplice robot, ma un vero e proprio baluardo della sicurezza, pronto a servire e proteggere con fedeltà e innovazione.

Origini e design

Saetta porta con sé un nome evocativo, ispirato dal simbolo lampo che adorna le fiancate delle auto dei carabinieri, riflettendo così un’eredità di orgoglio e servizio. Con i suoi colori rosso e blu scuro, Saetta non è solo un prodigio tecnologico, ma anche un omaggio alla tradizione e ai valori dell’Arma.

Capacità tecniche: quattro zampe motrici e ampia strumentazione

Alto circa 50 centimetri, Saetta è progettato per affrontare sfide che andrebbero oltre le capacità di un normale veicolo o, persino, di un cane vero. Grazie al suo design versatile, può salire scale e muoversi su terreni impervi. La sua caratteristica più notevole è un braccio meccanico, situato nella parte anteriore, che gli permette di aprire porte, rimuovere ostacoli e, in modo cruciale, spostare esplosivi. Queste capacità lo rendono inestimabile per operazioni di disinnesco di ordigni, in particolare in vista di grandi eventi come il Giubileo del 2025.

Sensoristica e operatività

Saetta brilla anche nel campo della sorveglianza. Dotato di sensori laser e termici, è in grado di trasmettere mappe dettagliate delle aree sotto sorveglianza, rilevando la presenza di esplosivi, agenti chimici e radiologici. La sua operatività è garantita da un controllo a distanza tramite tablet, con un raggio d’azione di 150 metri. Questa caratteristica assicura una maggiore sicurezza per gli agenti, riducendo la loro esposizione diretta a situazioni di pericolo.

Futuro e considerazioni etiche

L’introduzione di Saetta segna un passo significativo nell’innovazione tecnologica per le forze dell’ordine. Con il suo ingresso nell’Arma dei Carabinieri, il futuro si fonde con il presente, elevando gli standard di sicurezza per i militari in contesti rischiosi. È importante sottolineare che, nonostante il suo aspetto quasi futuristico, Saetta non è dotato di armi letali né è programmato per operare autonomamente, ma è sempre controllato da personale umano.

Un sorriso

Nonostante la sua natura robotica, Saetta porta un tocco di leggerezza nel serio mondo della sicurezza. Immaginate un robot a forma di cane che apre le porte e scala gradini con l’abilità di un artista circense. Saetta non è solo un esempio di eccellenza tecnologica, ma anche un simbolo di come l’innovazione possa essere al servizio dell’umanità in modi che uniscono sicurezza, efficienza e, perché no, un pizzico di allegria.

Saetta non solo proteggerà le persone, ma ispirerà anche le generazioni future ad abbracciare la tecnologia come strumento per un mondo più sicuro, collaborativo e, perché no, a guardare all’Arma dei Carabinieri con sempre rinnovata fiducia e simpatia, anche nella loro versione più ‘tech’.
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