L’iniziativa è rivolta ai giovani compresi tra i 18 e i 28 anni con l’obiettivo di migliorare le abilità dei meno avvezzi alla tecnologia, favorendo l’uso dei servizi pubblici online
Si chiamano facilitatori digitali, sono i ragazzi che sceglieranno di svolgere il servizio civile e che si occuperanno di aiutare i cittadini italiani nell’utilizzo delle tecnologie informatiche. Le attività sono tra le più disparate e riguardano per lo più la quotidianità di ogni persona, spesso alle prese con Internet e tutti gli ostacoli che si porta con sé. Creare un’identità digitale, gestire la posta elettronica, prenotare una visita medica o effettuare l’iscrizione a un corso online rientrano tra le numerosi attività.
Saranno 2.160 i ragazzi che potranno aderire tramite un bando pubblicato pochi giorni fa. L’iniziativa si rivolge a ragazzi e ragazze di età compresi tra i 18 e i 28 anni: Un solo obiettivo: migliorare le skill dei meno avvezzi alla tecnologia e favorire quindi l’uso dei servizi pubblici online. Per i partecipanti è previsto un assegno mensile e un percorso di certificazione delle competenze acquisite.
La mansioni specifiche dei facilitatori digitali
Il compito dei facilitatori digitali sarà quello di rendere i cittadini competenti e autonomi nell’uso di Internet. I volontari selezionati verranno impegnati in attività di supporto in merito l’utilizzo dei servizi pubblici online, come ad esempio la creazione di un’ identità digitale, la prenotazione di visite mediche, l’iscrizione a un istituto scolastico o a un corso online.
Inoltre, saranno in grado di fornire sostegno nell’utilizzo di servizi digitali offerti da privati, come l’utilizzo di social network o di un portale per la ricerca di un impiego lavorativo. Saranno in grado di avvicinare i cittadini all’utilizzo di smartphone, pc e software per l’elaborazione di testi. Importante sarà sensibilizzare i cittadini in merito alla sicurezza informatica, facendo conoscere i migliori comportamenti per la tutela della privacy e dei propri dati.
I volontari saranno, infine, impegnati nella promozione di eventi e iniziative culturali presenti sul territorio, con lo scopo di presentare nuovi strumenti digitali funzionali per cittadini, scuole, e imprese, coinvolgendo anche organizzazioni nella pianificazione delle attività e gestendo apposite attività di comunicazione e divulgazione, online e offline.
Un’iniziativa per la formazione specifica dei giovani
I volontari che parteciperanno ai progetti, avranno oltre alla formazione generale del Servizio Civile Universale, un percorso di formazione specifica a cura del Dipartimento per la Trasformazione digitale, coadiuvato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale. Il percorso formativo si baserà sul framework Digcomp 2.2, ossia il quadro di riferimento per le competenze digitali dei cittadini elaborato dalla Commissione europea.
Il progetto rientra tra le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicate alle competenze digitali ed è parte del Servizio Civile Universale, realizzato in collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento per le Politiche giovanili.
Complessivamente, il PNRR ha previsto per il Servizio Civile Digitale l’attivazione durante il triennio 2022-2024 di circa 9.700 operatori volontari e almeno 100 enti per servizi di facilitazione, ponendosi l’obiettivo di formare almeno 1 milione di cittadini. I primi progetti verranno attivati a partire da novembre 2022 e avranno una durata di 12 mesi.