Come farsi cacciare dai social network? La scorsa settimana abbiamo parlato di cosa non bisogna fare per essere bannati su Pinterest (leggi qui: http://tinyurl.com/d2w9r2g), il social del momento, insieme ad Instagram, per chi comunica attraverso le immagini.
Il nostro appuntamento settimanale (il secondo di cinque puntate) è con LinkedIn, la rete dei professionisti.
Approfondimento: 2 milioni di aziende su LinkedIn. E tu perché non ci sei?
Riprendendo i consigli di Corey Eridon sul blog di “Hubspot”, cominciamo col dire che LinkedIn è molto meno severo rispetto ai suoi concorrenti.
Scorrendo il “Contratto di licenza” per gli utenti (lo trovi qui: http://linkd.in/F8IRX), estrapoliamo queste sei regole.
Sei comportamenti da tenere per non farsi bannare
Regola numero uno: collegati solo con chi conosci
Devi conoscere realmente le persone con cui ti connetti. Se così non fosse, potrebbero segnalarti: è solo l’inizio del processo che si concluderà con la tua esclusione da questo social.
Regola numero due: non postare contenuti protetti da copyright
Si tratta di un passaggio riscontrato anche in Pinterest. Come dicevamo poc’anzi, LinkedIn è molto meno rigoroso. In questo caso, nessuno ci vieta di postare elementi coperti da diritti.
Il problema però è che tali pubblicazioni potrebbero violare le leggi sul copyright di alcuni Paesi. Negli Stati Uniti, ad esempio, gli amministratori hanno chiuso gruppi o pagine di chi ha infranto, in più occasioni, lo United States Copyright Act.
Regola numero tre: cresci in modo naturale
È uno dei punti base per chi opera su qualunque social network. Anche in questo caso, non si possono utilizzare metodi automatizzati per creare contatti oppure per inviare messaggi di massa.
Regola numero quattro: non inserire link o email dove non sono previsti
Fai ben attenzione quando compili il tuo profilo e rispetta tutti i campi.
Evita però di inserire link al tuo sito web aziendale o al tuo blog nelle sezioni non adatte, come, ad esempio, alla voce “Nome”. Oltre ad essere poco opportuno, rischi di essere escluso.
Regola numero cinque: non utilizzare LinkedIn per far soldi
È sempre un bene essere l’amministratore di un gruppo con molti follower. Non provare mai, e in nessun modo, a venderlo o ad ottenere un guadagno da esso se desideri restare su questo social network.
Regola numero sei: sii te stesso
Non puoi creare un profilo con il nome di una società a cui non appartieni. Ipotizziamo il caso in cui utilizzassi un account fasullo riferito a un tuo concorrente. Pensi che sia un atteggiamento corretto?
Discorso simile a Pinterest, poi, vale nell’utilizzo di software per programmare i tuoi post: LinkedIn vuole che tu cresca in maniera originale e personale!
Anche questa puntata giunge al termine. Vi diamo appuntamento alla prossima settimana. Si parlerà di Twitter.
Danilo Di Bonito