Spotify, Il colosso dello streaming musicale affronta sfide inaspettate con un taglio significativo del personale

Spotify, Il colosso dello streaming musicale affronta sfide inaspettate con un taglio significativo del personale

Di
Redazione Millionaire
10 Dicembre 2023
Arriva da Spotify una notizia sorprendente e preoccupante: è stato annunciato un taglio del 17% del suo personale, un numero che si traduce in circa 1.500 dipendenti. Questa decisione ha destato stupore, soprattutto perché arriva dopo un trimestre di profitto, il primo dal 2021, e segna il terzo taglio di personale dell’anno per il gigante dello streaming musicale.

Daniel Ek, CEO di Spotify, ha comunicato ai dipendenti che, nonostante i recenti risultati positivi e le buone prestazioni dell’azienda, i costi operativi attuali sono troppo elevati rispetto agli obiettivi finanziari. Questo ha reso necessarie azioni significative per ridimensionare l’organico. Nonostante la sua popolarità, con una quota di mercato del 30% nel settore dello streaming musicale alla fine del 2022, Spotify ha faticato a realizzare profitti consistenti. L’anno 2023 è stato particolarmente difficile, con un taglio del 6% del personale a gennaio e un ulteriore 2% a giugno, soprattutto nel settore del podcasting. La società continua a lottare con un modello di business incerto, in cui le case discografiche ricevono pagamenti significativi in termini di royalty, mentre molti artisti faticano a guadagnare adeguatamente.

Phil Bird, a capo dei diritti e delle royalty presso la società di sviluppo software Vistex, evidenzia l’impazienza crescente degli investitori nel 2023 affinché le aziende tecnologiche inizino a generare profitti. Il settore tecnologico ha visto oltre 250.000 persone perdere il lavoro in tutto il mondo nel 2023, con numerose aziende che hanno ridotto il personale dopo aver assunto in eccesso durante la pandemia.

Nonostante gli introiti operativi di €32 milioni nel terzo trimestre del 2023, con 226 milioni di abbonati e 574 milioni di utenti mensili, Spotify lotta ancora con costi operativi elevati. La società ha investito massicciamente nel settore dei podcast, spendendo oltre un miliardo di dollari per costruire il suo “mondo podcast” e acquisire accordi esclusivi per spettacoli come “The Joe Rogan Experience”. Recentemente, ha iniziato a offrire accesso gratuito agli audiolibri per 15 ore al mese agli abbonati nel Regno Unito e in Australia.

Simon Dyson, analista senior presso la società di consulenza Omdia, sottolinea come il costo di $10 al mese per l’accesso a tutta la musica sia “troppo economico”, tenendo conto della vasta gamma di musica disponibile. La situazione di Spotify oggi è la stessa di 17 anni fa: un’azienda che è vantaggiosa per gli ascoltatori e le case discografiche, ma problematica per gli streamer e gli artisti.

In confronto con servizi come Apple Music e Amazon Music, che offrono abbonamenti premium allo stesso prezzo ma hanno entrate significative da altre fonti, Spotify si trova in una posizione più precaria. Nonostante abbia aumentato i prezzi negli Stati Uniti da $9.99 a $10.99, la società rischia di perdere abbonati se dovesse aumentare ulteriormente i costi, poiché i consumatori potrebbero trovare le stesse canzoni su servizi concorrenti.

In sintesi, la situazione di Spotify è un paradosso: una piattaforma estremamente popolare che, tuttavia, lotta per mantenere un modello di business sostenibile. Le recenti mosse dell’azienda riflettono le sfide di un settore in rapida evoluzione, dove la domanda degli utenti e le aspettative degli investitori creano un equilibrio difficile da mantenere.

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.