Ancora scontri tra i colossi dello streaming per il dominio del mercato europeo: ecco le ultime novità
La battaglia legale tra Spotify e Apple per il predominio nel panorama dello streaming musicale europeo non accenna a placarsi. Da anni le due aziende si fronteggiano a colpi di ricorsi e provvedimenti, accusandosi a vicenda di pratiche anticoncorrenziali e sfruttamento di posizioni dominanti.
Le origini dello scontro:
Tutto è iniziato nel 2019, quando Spotify ha presentato un esposto alla Commissione Europea contro Apple, accusandola di abusare della sua posizione dominante sull’App Store per ostacolare la concorrenza. In particolare, il servizio svedese contestava la “tassa del 30%” imposta da Apple su tutti gli acquisti in-app, ritenuta eccessiva e dannosa per i consumatori.
La risposta dell’UE e le prime sanzioni:
Nel marzo 2023, la Commissione Europea ha finalmente preso posizione sulla questione, infliggendo ad Apple una multa record di 1,84 miliardi di euro. Il colosso americano è stato infatti ritenuto colpevole di aver impedito agli sviluppatori di informare gli utenti su alternative più economiche per i servizi musicali, ostacolando la libera scelta dei consumatori.
Le contromosse di Spotify e la replica di Apple:
Nonostante la sanzione, Apple non ha ceduto e ha continuato a difendere le proprie politiche. A pochi giorni dalla multa europea, Spotify ha rilasciato un aggiornamento per la sua app che permetteva agli utenti di visualizzare i prezzi degli abbonamenti e collegarsi a sistemi di pagamento esterni all’App Store.
Tuttavia, Apple ha reagito bloccando il suddetto aggiornamento e proponendo un compromesso: un nuovo piano che consente alle app di streaming musicale di includere collegamenti a siti web esterni per l’acquisto di abbonamenti, ma con l’applicazione di una commissione del 27% su tali transazioni.
L’ultima mossa di Spotify e il nuovo intervento della Commissione Europea:
Per aggirare la “tassa Apple”, Spotify ha eliminato dall’app qualsiasi link diretto al proprio sito web per la sottoscrizione degli abbonamenti. Una mossa che ha portato Apple a rifiutare l’ultimo aggiornamento dell’app di Spotify, sostenendo che la commissione del 27% debba comunque essere applicata.
La questione è ora nuovamente nelle mani della Commissione Europea, che ha già avviato un’indagine su Apple come “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act (DMA), la nuova legge europea volta a promuovere la concorrenza nei mercati digitali. L’esito di questa indagine potrebbe comportare per Apple ulteriori sanzioni e l’obbligo di modificare le proprie politiche per conformarsi alle nuove norme.
Le implicazioni per il futuro:
La battaglia tra Spotify e Apple si inserisce in un contesto più ampio di accesa concorrenza nel settore dello streaming musicale, dove diversi player competono per conquistare il maggior numero di utenti e quote di mercato. L’esito di questa guerra legale avrà indubbiamente un impatto significativo sul futuro di questo settore, determinando il panorama competitivo e le modalità di fruizione della musica da parte degli utenti europei.