Un nuovo registro delle opposizioni
“Mai più senza” potrebbe essere questo lo slogan del nuovo registro delle opposizioni, lo strumento che permetterà a tutti i titolari di un’utenza telefonica di poter bloccare le chiamate dei vari operatori di telemarketing. Sia chiaro, non si tratta di una novità. Il registro infatti esiste dal 2010 ma vi era possibile registrare solamente i numeri di telefono fisso.
La vera innovazione tocca i numeri di telefonia mobili che dal 27 luglio potranno entrare a far parte del nuovo registro. Una svolta drastica ma necessaria per la tutela dei consumatori oramai stanchi dell’abuso dello strumento pubblicitario. L’industria del call center è vasta e impegna all’incirca 120mila impiegati per un totale di 1440 aziende leader del settore, senza contare i call center interni alle aziende gestiti direttamente dalle imprese.
Le modalità di iscrizione al registro
L’attività di telemarketing supera in più di un’occasione i limiti previsti dalle leggi per la tutela della privacy. I numeri parlano potenzialmente di almeno 78mlioni di numeri aggiuntivi da poter iscrivere nel registro, e rimarrà a discrezione del cittadino la possibile iscrizione. Le modalità sono già state comunicate, gli utenti potranno iscrivere qualsiasi numero di telefono, fisso o mobile, attraverso il sito in forma completamente gratuita, via mail, via telefono o fax, occorreranno alcuni dati come partita iva o codice fiscale.
Dovranno passare solamente 15 giorni affinché l’iscrizione diventi effettiva, dopo i quali le chiamate verranno bloccate, questo grazie all’obbligo che hanno le aziende del settore di eliminare dalla propria banca dati i numeri che non hanno prestato il consenso per il trattamento dei dati, limitando la telefonata ai numeri non presenti sul registro, in caso questo non venga rispettato il cittadino potrà rivolgersi alle autorità competenti, come il garante per la protezione dei dati personali.
Nello specifico un’altra novità interesserà le attività di telemarketing, infatti ogni operatore sarà obbligato a far vedere il numero da cui chiama, evitando le classiche situazioni in cui appare sul display la scritta “numero privato”.
Il comunicato stampa parla chiaro: “Il servizio consentirà di porre un argine al fenomeno del telemarketing aggressivo e di sanare una situazione che negli anni ha esasperato i cittadini”. Un taglio netto ad un modo di interagire con i clienti oramai consolidato da anni, con le aziende che saranno costrette a vagliare altre ipotesi, potendo contare sempre di meno sulle iniziative telefoniche.