Dopo essere diventata una delle app con la crescita più veloce di sempre, Threads ha perso oltre la metà dei suoi 100 milioni di utenti appena dieci giorni dopo il suo lancio. Ma perché? E che suggerimenti possiamo trarre da questa parabola?
Innanzitutto è la conferma di come l’accessibilità sia fondamentale: le piattaforme di social media devono essere aperte e facili da utilizzare per attirare un’ampia base di utenti. Ma ci insegna anche come la sola innovazione non basta: piani di monetizzazione sostenibili sono essenziali per il successo a lungo termine. Pare che l’idea di ‘uccidere Twitter’ sia venuta a Mark Zuckerberg mentre il capo di Instagram, Adam Mosseri, si trovava in vacanza nel novembre 2022.
Otto mesi dopo, il 5 luglio 2023, Meta ha lanciato una nuova app chiamata Threads, un concorrente di Twitter indipendente pur collegato all’account di Instagram. Dopo 2 ore dal suo lancio, Threads aveva due milioni di utilizzatori, dopo 5 giorni oltre 100 milioni. Twitter ha impiegato 17 anni per raggiungere 368 milioni di utenti attivi. Cosa è l’app Threads? Ecco la descrizione secondo Meta: Threads è una nuova app creata dal team di Instagram per condividere aggiornamenti di testo e partecipare a conversazioni pubbliche.
Perché Threads dovrebbe essere vista come un’alternativa più attraente di Twitter? Twitter è certamente più ‘tossico’ di Threads. Gli utenti, pare, notino un’atmosfera più amichevole. Al tempo stesso gli utenti di Twitter dichiarano di cercare opzioni migliori: uno studio recente ha scoperto che il 25% degli attuali utenti di Twitter dovrebbe andarsene entro un anno (come riportato dal magazine americano Entrepreneur). Tuttavia, dopo essere diventata una delle app cresciuta più velocemente di sempre, Threads ha perso oltre la metà dei suoi 100 milioni di utenti appena dieci giorni dopo il suo lancio.
Ma allora, cosa mancherebbe a Threads?
– Feed cronologico
– Funzionalità di ricerca
– Hashtag di tendenza
– Messaggi diretti
Ma soprattutto Threads ha avuto un lancio di prodotto piuttosto deludente dal punto di vista del marketing. Ciò che ha reso Twitter coinvolgente ai suoi esordi, e per tanti anni, è stato vedere e sentire il logo dell’uccellino blu con ‘seguimi su Twitter’ su ogni TV, telegiornale, radio o podcast, risultando in miliardi di impressioni, soprattutto a ‘casa’ negli Stati Uniti.
Al di fuori del comunicato stampa generico di Meta, non è stato fatto molto marketing o pubblicità per promuovere il lancio della nuova piattaforma di social media e questa è stato forse il grande peccato di presunzione di Meta… o forse una scelta ‘cheap’ perché il vero fine era solo quello di fare ‘del male’ a Musk e al suo Twitter.
La partita è solo iniziata, ma per il momento sembra che stiano perdendo entrambi i contendenti.